BRINDISI - Tempesta, forse non inattesa, sulla losgistica dell'azienda di igiene urbana di Brindisi, la Monteco: oggi il sindaco di Brindisi Mimmo Consales ha emesso una ordinanza con cui si ordina "lo sgombero dei locali e dell’attività lavorativa" del capannone di via Nobel.
FORLI' - Ha dato di matto. Perché non ha più un lavoro, nonostante la decisione di emigrare da Brindisi a Forlì. Per problemi di vicinato, perché non può pagare il mutuo. Ha buttato giù muretti condominiali, lanciato dal secondo piano una lavatrice.
BRINDISI – Erano una decina gli extracomunitari “senzatetto”, sfrattati dal dormitorio della Caritas, che si erano accampati in un rudere abbandonato del parco del Cillarese a Brindisi in condizioni ai limiti della decenza. Stamani alle 6 il blitz dei vigili urbani per lo sgombero e il sequestro dell'immobile fatiscente. Gli stranieri sono scappati via. Gli agenti della polizia municipale che hanno operato insieme al personale della Monteco hanno riscontrato una “gravissima” situazione igienico sanitaria.
BRINDISI - C'è qualcosa di più del caos tipico di uno sgombero, in quel che resta nel capannone fatiscente di via Provinciale S.Vito che per anni è stato adibito a dormitorio per gli immigrati, soprattutto africani. C'è la traccia della condizione di promiscuità e mancanza di igiene pressoché totale in cui hanno vissuto pur di restare in Italia, chi attendendo un lavoro dopo il riconoscimento dell'asilo politico, chi il riconoscimento stesso.
BRINDISI - Pare abbia problemi con altri ospiti del dormitorio comunale per immigrati di via Provinciale S.Vito, e allora ha cominciato a vivere da autentico senza tetto, rifugiandosi per la notte in via S.Lucia, a ridosso del vano dei portoni e delle saracinesche dei negozi e dei garage. Ma questa vita certo fuori dalla promiscuità molto precaria del dormitorio, ma abbastanza scomoda anche dal punto di vista igienico-sanitario, è finita stamani con l'intervento dei vigili urbani, che hanno prelevato il cittadino africano protagonista della vicenda e lo hanno riportato al dormitorio. Se e quanto ci resterà, è tutto da vedere.
MESAGNE – Casolari abbandonati ma occupati a costo zero da gruppi di immigrati a Mesagne. La polizia municipale della città ha rimosso una situazione di degrado causata da un’occupazione abusiva di un casolare abbandonato in via Marconi. Inoltre, ha elevato 8 verbali per l’attività di volantinaggio selvaggio, vista l’ultima ordinanza comunale, con sanzioni fino a 50 euro per i ragazzi che effettuavano la distribuzione e 330 euro per la ditta commerciale committente.
OTRANTO – Niente sbarchi o natanti con clandestini a bordo, ieri nel ruolino di marcia dell’Ufficio circondariale marittimo di Otranto, ma la giornata di lavoro è stata garantita dalla presenza di decine e decine di kite surf sulla costa sabbiosa di Frassanito e Alimini, e sulla quella tra San Foca e Le Cesine, grazie al vento favorevole che trasforma queste località in un paradiso per gli amanti sia del kite che del wind surf: punto di partenza e di arrivo estremamente accessibile (niente rocce), e fondale costantemente basso dove si formano facilmente le onde per i salti ed è più agevole gestire le cadute in acqua.
BRINDISI - Gli agenti della Polizia Municipale di Brindisi hanno effettuato un sopralluogo nell’area a verde posta a poca distanza dell’Ex Lido Poste, sulla litoranea a nord del capoluogo, il solito boschetto di tamerici sulla falesia già oggetto la scorsa estata di un altro blitz ( si trattava di "villeggianti" brindisini accampati da settimane).
BRINDISI – Una “favelas” nel cuore del parco del Cillarese abitata da bulgari di etnia rom, con annessa prole. Bambini dell'età compresa tra i 4 e i 14 anni, che vivevano tra i loro stessi escrementi. Da un paio di settimane erano agli angoli degli incroci più importanti della città per chiedere l'elemosina. Ed è proprio seguendo i loro movimenti che i vigili urbani di Brindisi sono riusciti a scovarli in un rifugio pietoso, nascosto dalla boscaglia in un casolare dimenticato da Dio e dagli uomini nei pressi del parco del Cillarese. A poche decine di metri da quello che era l'ex comando della polizia municipale, gli agenti al comando del colonnello Teodoro Nigro, hanno messo fine ad un soggiorno abusivo indegno per la stessa incolumità degli occupanti.
BRINDISI - Si sono presentati in forze nelle prime ore del mattino, e alle loro spalle le ruspe in attesa: vigili urbani, carabinieri, guardie forestali e servizio veterinario della Asl questa volta hanno davvero eseguito in via della Torretta, al quartiere Paradiso, lo sgombero del vecchio capannone con copertura in Eternit in cui la famiglia Truppi da oltre 50 anni alleva galline e vende uova.
E' bastata la segnalazione di un oggetto sospetto sul fondale, e l'ipotesi che si potesse trattare di un ordigno, per indurre le forze dell'ordine a sgomberare il luogo di libera balneazione più tradizionmale, la Conca. Ai sommozzatori dei Vigili del fuoco il compito di svelare il mistero, ma molti, seccati, hanno anticipato: "E' solo un tubo di cemento, succede ogni anno".
BRINDISI – “La Conca”, la spiaggia libera per antonomasia dei brindisini, è stata sgomberata intorno alle 12.30, a causa della possibile presenza di un presunto ordigno. La segnalazione di un bagnante che indicava la presenza di uno strano oggetto dalla forma allungata, proprio nel punto più frequentato dai bagnanti, ha fatto scattare il dispositivo di sicurezza che ha messo in moto, oltre alle motovedette della Capitaneria di Porto – sempre impegnata in particolare l’estate con pattugliamenti costanti lungo il litorale – i vigili urbani e la Polizia di Stato.
TUTURANO – Sgombero di primo mattino nell'ex masseria della Scu, confiscata al clan Buccarella, da parte dello Stato e concessa in uso al Comune di Brindisi. L'immobile, di fatto inagibile, era diventato da qualche anno la “casa”, o meglio il puzzolente ricovero, di una piccola comunità, sostanzialmente proveniente dall’Eritrea, composta da quasi 35 persone.
BRINDISI - E’ in corso dalle prime ore del mattino lo sgombero di Masseria Felline, nella frazione di Tuturano. All’interno dell’immobile, confiscato dallo Stato e concesso in uso al Comune di Brindisi, erano ricoverati circa 35 extracomunitari in pessime condizioni igienico sanitarie.
Un gruppo di cittadini bulgari che viveva in condizioni igieniche estremamente precarie in un immobile incustodito delle Ferrovie, in prossimità del centro urbano di Brindisi, viene sgomberato da carabinieri e vigili urbani.
BRINDISI - In quattordici, tra bambini adulti e anziani, tutti di origine bulgara, avevano invaso l'ex Ostello dei ferrovieri, eleggendolo a loro domicilio e riducendo quello che era rimasto del vecchio stabile ad una topaia, che risulta un comodo eufemismo. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Brindisi, guidati dal capitano Cristiano Tommassini, e dei vigili urbani coordinati dal comandante Teodoro Nigro, ha permesso di disinnescare una potenziale bomba sanitaria.