Movimento 5 Stelle e Brindisi Bene Comune all'attacco: dalla riunione dei capigruppo emerge che la società investirà 400 mila euro. Le opposizioni parlano di "strumentalizzazione della vicenda"
La società ha trasmesso anche al Comune di Brindisi documenti integrativi dopo aver rivisto il tracciato. Invariata la lunghezza, pari a 55 chilometri. Parte il procedimento per gli espropri per pubblica utilità
BRINDISI – Arriva dal capoluogo dell’Abruzzo, dove ieri si è tenuto un affollato convegno con la partecipazione di enti locali e associazioni ambientaliste anche delle Marche e dell’Umbria, un nuovo no con consequenziale ricorso al Tar ad un’opera direttamente funzionale al trasporto e alla commercializzazione del metano che British Gas vuole sbarcare e stoccare nel rigassificatore di Brindisi, progetto che attende il ripristino dell’autorizzazione sospesa nell’ottobre del 2007 dal governo Prodi, cui si oppongono i consigli della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Brindisi. Si tratta del gasdotto Brindisi-Massafra-Minerbio (snodo quest’ultimo tra la rete gas italiana e quella europea), progettato nel 2005 da Snam e da British Gas, che inizialmente doveva seguire la costa adriatica ed è stato poi spostato lungo la dorsale appenninica – l’opera è in corso – con attraversamento di un’area altamente sismica.