Controlli della Guardia Costiera lungo il litorale di Ostuni: denunciati i titolari. Scoperti anche lidi senza bagnini, contestati scarichi non regolari. Multati i diportisti per violazioni dell'ordinanza di sicurezza: erano troppo vicini alla riva
I titolari ricorrono di nuovo al Tar contro il provvedimento di "ripristino dello stato dei luoghi delle opere abusive" non condonabili. Tutto come negli ultimi anni
I giudici amministrativi, con ordinanza, hanno sospeso i provvedimenti di revoca delle licenze adottati dal Comune di Brindisi. Confermate le decisioni assunte già nel 2015. L'avvocato Anna Maria Ciardo: "Danni non solo di natura economica"
Guna Beach, Lido del Sole e Lido Sant’Anna impugnano i provvedimenti del Comune di Brindisi ritenuti illegittimi e lesivi degli interessi. E sperano nella pronuncia favorevole dei giudici amministrativi a cui chiedono la sospensiva per bloccare l’efficacia degli atti dell’Ente
L'inizio della stagione estiva è praticamente imminente, ma la situazione per i lidi brindisini non è delle migliori. Prosegue la corsa per ottenere il certificato di agibilità e oggi, lunedì 11 maggio, su 20 sono quattro gli stabilimenti balneari che hanno i requisiti per poter aprire: si sono aggiunti, infatti, Lido Azzurro e Palm Beach
"Quest'anno nessuna deroga. Chi non ha le carte in regola, non aprirà". L'assessore comunale all'Urbanistica e alla Riqualificazione della costa, Pasquale Luperti, promette la linea dura nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari. Dal Comune si apprende che al momento solo due lidi su 20 hanno il certificato di agibilità
Basterà l'istanza di sanatoria per aprire uno stabilimento balneare non in regola. Questo è quanto previsto da una delibera che fra pochi giorni approderà in giunta. In assenza di tale provvedimento, 18 dei 20 lidi brindisini dovrebbero chiudere i battenti. Solo un paio di strutture, infatti, hanno già ottenuto l'agibilità. Le altre sono al centro di un un iter istruttorio
L'estate è ormai alle porte ma dei circa 30 stabilimenti balneari di Brindisi, solo due sono agibili. Tutti gli altri hanno avviato l'iter amministrativo per diventarlo. Con ogni probabilità, in attesa che il procedimento giunga a conclusione, l'amministrazione comunale rilascerà ai gestori l'autorizzazione ad aprire l'attività
BRINDISI – Dei circa 30 stabilimenti balneari sparsi lungo il litorale brindisino, solo due hanno l’agibilità. Tutti gli altri hanno avviato l’iter per ottenerla. Ma cosa bisogna fare per mettersi in regola? Di questo si è parlato nel corso di un confronto avvenuto stamani con il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.
BRINDISI – Un pescatore è stato sorpreso a pescare datteri. Due stabilimenti balneari sequestrati. Questi sono alcuni dei risultati prodotti dall’operazione “Mare sicuro 2013”, che dal 24 giugno vede impegnati gli uomini della Guardia Costiera di Brindisi.
BARI – Lo ha annunciato oggi l’assessore al Demanio della Regione Puglia, Michele Pelillo alla fine di un incontro tra organizzazioni sindacali degli esercenti e delle Capitanerie di porto che gli stabilimenti balneari potranno rimanere aperti sino al 30 settembre prossimo. La chiusura era stata ufficializzata per il 18 di settembre scorso.
BRINDISI – La costa a nord-ovest di Brindisi è una lunga sequenza di segnali di pericolo. Sono spuntati come funghi dopo l’ordinanza del sindaco e dopo il riconoscimento dell’elevato fattore di erosione che rende la falesia friabile come una crostata della nonna. Altro evento, la morte il 21 ottobre dell’anno scorso del giovane ricercatore tarantino Paolo Rinaldi, travolto da uno smottamento sul versante Apani della riserva di Torre Guaceto. La costa e le spiagge sono inagibili, per ora sino al 31 maggio, poi si vedrà. La gente ha l’impressione che si sia passati da un eccesso all’altro: dal disinteresse assoluto prima, che ha consentito il più bieco abusivismo e il raggiungimento del punto di crisi per quanto riguarda l’erosione, al proibizionismo più netto da autotutela. E così le transenne che sbarrano i sentieri vengono rimosse e i nastri strappati, perché chi si sente più colpito è il frequentatore dei tratti liberi.