Telcom deve reintegrare i 13 licenziati: sentenza della Cassazione
La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva le sentenze della magistratura del lavoro che condannano la Telcom di Ostuni, una delle aziende più importanti del territorio
La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva le sentenze della magistratura del lavoro che condannano la Telcom di Ostuni, una delle aziende più importanti del territorio
OSTUNI – Tentano di rubare quasi una tonnellata di cavi di rame, ma mandano in tilt l'azienda e abbandonano il bottino per dileguarsi all'arrivo di vigilanti e poliziotti che sparano anche alcuni colpi in aria per bloccare i malviventi. Nel mirino un impianto in via di ristrutturazione della Telcom di Ostuni, l'azienda del patron Alfonso Casale specializzata nella trasformazione di materiale plastico, con siti produttivi in Italia, negli stati Uniti e diverse joint-ventures in Asia ed Europa.
OSTUNI - Ancora scintille tra sindacati e Telcom, a margine della vertenza aperta per il licenziamento di 36 lavoratori, tuttora in cassaintegrazione. La segreteria provinciale della Filctem Cgil, infatti, torna all’attacco. E lo fa con un documento nel quale contesta il comportamento dell’azienda: “Tra le tante crisi aziendali in provincia di Brindisi, nei settori di nostra competenza sindacale tessile - abbigliamento, manifatturiero, chimico - farmaceutico, la vertenza Telcom rischia di sconfinare in una grande degenerazione. Riteniamo che i tanti comportamenti assunti dalla Società Telcom, siano lesivi delle corrette relazioni sindacali e tendono sempre più a compromettere in maniera inequivocabile gli accordi sottoscritti tra le parti”.
OSTUNI - “La vicenda dei lavoratori Telcom di Ostuni è solo l’ultima in ordine cronologico di una azienda che ricorre ai licenziamenti per far fronte alla crisi. Licenziamenti che stanno facendo cadere nella disperazione 36 famiglie”. E’ quanto afferma l'onorevole Pierfelice Zazzera, deputato dell'Italia dei Valori, firmatario di una interrogazione rivolta al ministro del lavoro, affinchè intervenga sulla vicenda e adotti tutte le misure necessarie al fine di evitare i licenziamenti.
OSTUNI - “Assemblea pubblica, per ribadire il “no” ai licenziamenti da parte della Telcom. Questo il senso della protesta e questo, nel contempo, anche il tema di una nuova, manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali e fissata per il prossimo 1° aprile (ore 18) presso il Palazzo di città di Ostuni. A proclamare l’assemblea cittadina, in sostegno dei 36 lavoratori destinatari del preavviso di licenziamento, sono state le segreterie territoriali di “Filctem Cgil”, “Femca Cisl”, “Uil Cem” e “Ugl chimici”.
OSTUNI – Una quindicina di operai della Telcom colti da malore e curati dai sanitari del Servizio 118. Tutti avrebbero accusato arrossamenti cutanei ed un forte bruciore agli occhi. Sintomi accusati durante l’orario di servizio, mentre erano impegnati all’interno e all’esterno dello stabilimento, sito nella Zona industriale a valle della Città bianca. I sanitari hanno accertato che si trattava di malori per fortuna di lieve entità, dovuti con ogni probabilità al contatto con polveri sottili provenienti da altri stabilimenti della zona e che il forte vento di scirocco avrebbe spinto e sprigionato nell’aria sino agli impianti Telcom.
OSTUNI - Vertenza Telcom: sì alla nuova proroga. Sarà Cassa integrazione sino a marzo. La notizia, la prima di tono rassicurante da qualche mese a questa parte, è giunta a margine della protesta dinanzi alla Provincia che ha visto protagonisti nella mattinata odierna i 36 lavoratori ai quali l’impresa ostunese aveva notificato nel novembre scorso le lettere di licenziamento. Preavvisi che, in virtù della nuova proroga, vengono di fatto a decadere.
OSTUNI – Dai 36 operai Telcom ai 60 dipendenti di Enerambiente, dalle 14 lavoratrici de La Nostra famiglia ai 10 operai dell’impresa appaltatrice dei lavori di ampliamento dell’ospedale civile, sino al clima non certo sereno che si respirerebbe attorno al futuro di almeno un paio di Istituti di vigilanza locali, attanagliati dai debiti. Natale in tempo di crisi: l’altra faccia della vigilia. Alcuni hanno perso il posto di lavoro, altri non ricevono lo stipendio da mesi, altri ancora temono, per il momento, di non percepire la busta paga di dicembre. Per tutti è comunque una Festa dal sapore amaro. La tensione sociale è palpabile, ascoltando il grido di dolore che si solleva dalle assemblee sindacali. Tante le vertenze in piedi. E troppi i bubboni che potrebbero scoppiare da qui a breve.
OSTUNI – Tra i lavoratori della Telcom di Ostuni si apre un fronte interno che ha deciso di contestare l’applicazione dei precedenti accordi da parte dell’azienda, e di premere sulle organizzazioni sindacali per ottenere un accordo su basi nuove e paritarie tra tutti i lavoratori colpiti dalla crisi aziendale. A seguire, il comunicato da essi diramato ieri sera.
OSTUNI - “Cari collaboratori, con grande disagio ed estremo rammarico, l’azienda dopo lunghe trattative con le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione Provinciale, sta procedendo ad intimare a 36 lavoratori il preavviso di licenziamento”. E’ quanto scrive in una lettera inviata a tutti i dipendenti, il presidente della Telcom, Raffaele Casale. Una doccia fredda, prenatalizia, per gli operai finiti in cassintegrazione dal 2008 e che già da gennaio potrebbero ritrovarsi in mobilità.
OSTUNI - “Contro la crisi che si abbatte sui lavoratori occorrono segni tangibili e concreti della volontà del Comune di essere al fianco degli operai. Alleviare le loro famiglie del peso derivante dagli oneri di contribuzione locale sarebbe un gesto importante”. E’ quanto sostiene Giancarlo Scalone (commissario cittadino di Sinistra Alternativa): “Siamo pronti – spiega – a presentare un ordine del giorno che metta nelle condizioni l’Amministrazione comunale di prevedere, in sede di redazione del prossimo strumento finanziario, sgravi fiscali a beneficio delle famiglie dei lavoratori cassaintegrati: dall’Ici alla Tarsu, passando dalle spese che incidono sul bilancio familiare per il mantenimento e gli studi dei figli. Agevolazioni significative che in altre realtà cittadine è stato possibile adottare”.
OSTUNI - “No alla nuova cassa integrazione e alla mobilità. Vogliamo tornare a pieno titolo a far parte del circuito produttivo dell’azienda”. E’ quanto ha chiesto una delegazione dei lavoratori Telcom licenziati nell’inverno del 2008 e protagonisti, con il sostegno dei sindacati, di una manifestazione tenutasi davanti ai cancelli della fabbrica, nella zona industriale della Città bianca.
TARANTO - Missione compiuta per il gruppo Telcom di Ostuni. E’ ripresa infatti l’attività di produzione presso la Borsci Liquori, la nota azienda tarantina produttrice del famoso Elisir S.Marzano, una specialità che è presente sul mercato da 170 anni. E il S.Marzano nelle prossime settimane finalmente tornerà nei bar per essere bevuto in cento modi, oppure per finire nel caffè o nei gelati. A comunicarlo con soddisfazione sono tre degli azionisti della società, Giuseppina ed Egidio Borsci, rispettivamente direttore commerciale e responsabile della produzione, e Raffaele Casale, amministratore.
TARANTO - Ok al concordato. La parola passa ai creditori. La Telcom sempre più vicina all’elisir San Marzano. Il Tribunale di Taranto ha infatti ammesso la proposta di concordato della ex Borsci, storica azienda ionica (fondata nel 1840) produttrice di liquori. Spetta ora ai creditori pronunciarsi definitivamente, tramite votazione, sulla proposta. La strada appare comunque in discesa. Le risorse finanziarie per rendere fattibile la proposta concordataria sono state reperite grazie all’intervento della società ostunese del patron Alfonso Casale che si è resa disponibile ad acquistare il fabbricato dove si produceva il famoso elisir ed a rilevare l’azienda al fine di permettere la ripresa della produzione.
OSTUNI - Annunciata nelle scorse settimane, la svolta della Telcom di Ostuni verso le fonti rinnovabili è ufficiale. Nascerà sui tetti del principale stabilimento del gruppo (ovvero i capannoni siti nella zona industriale della Città Bianca) un impianto fotovoltaico da 1000 Kw. La conferma arriva dal presidente della Telcom Spa, Raffaele Casale, che spiega le ragioni della scelta intrapresa. "Stiamo realizzando - sottolinea Casale - un impianto fotovoltaico da un megawatt che consentirà di coprire il 25 per cento del consumo di energia elettrica derivante dalla produzione”.
OSTUNI - Un futuro di plastica, tra ricerche e investimenti. E per brindare al domani, un amaro da rilanciare: l’elisir Borsci. La Telcom punta sull’innovazione e guarda a nuovi mercati, diversificando i settori di produzione. Progetti a breve termine e programmi a media e lunga distanza, quelli sui quali mira il gruppo per non restare inghiottito dalla crisi generale.