Notizie su tendopoli
Petizione contro la tendopoli in città: le interviste a Oggiano e Ciullo
Le dichiarazioni di due fra gli esponenti dei movimenti e delle associazioni che si battono contro la realizzazione di una tendopoli per migranti in città
Migranti: i movimenti anti tendopoli propongono il "modello Taranto"
Ha raccolto circa 200 firme un documento attraverso cui si chiede al prefetto di realizzare strutture per migranti fuori dal centro abitato. La petizione è stata presentata al rione Paradiso
I parroci di Brindisi: "Solidarietà a don Cosimo, deploriamo ogni episodio di razzismo"
Lettera di sostegno al parroco della chiesa del rione Paradiso, bersaglio di violenti attacchi verbali da parte di esponenti del comitato di quartiere che ha organizzato le manifestazioni contro i migranti
Manifestazione anti migranti davanti alla chiesa: "Noi con don Cosimo"
Il Movimento quattro ottobre e Brindisi Bene Comune si schierano dalla parte del parroco del rione Paradiso, che aveva osteggiato la manifestazione contro l’ipotesi di una tendopoli
Sito inagibile, trasferimento tendopoli
BRINDISI – Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, prende atto senza mezzi termini e senza nascondersi dietro scuse di varia natura che il campetto di calcio del villaggio San Pietro 2, allagatosi oggi con le prime vere piogge autunnali, non può ospitare affatto gli immigrati che devono essere smobilitati dal dormitorio inagibile di via Provinciale San Vito. Ma al momento Consales è francamente l’unica persona che in questa storia ci sta mettendo la faccia, oltre che l’impegno, per risolvere il problema della collocazione temporanea di una tendopoli per i richiedenti asilo, mentre si mette mano alle ristrutturazioni del dormitorio. Chi arriverà a dare una mano al Comune, oltre alla base Onu, alla Protezione civile cittadina e ai vigili del fuoco?
La tendopoli del Perrino già allagata
BRINDISI - Perturbazione su Brindisi, e soprattutto - e la cosa fa riflettere e preoccupa - sulla tendopoli in allestimento nel campo di calcio del villaggio S.Pietro 2 al quartiere Perrino, che si sta allagando. Avevano ragione gli abitanti del luogo, quando si opponevano a questa soluzione: quel terreno di gioco ogni volta che piove diventa un pantano, che non si salva neppure con i teli impermeabili. Adesso che si fa? Si mandano comunque a dormire in quelle tende e in quel tensostatico gli immigrati in fase di sgombero dal fatiscente dormitorio di via provinciale San Vito? Se la ex caserma dei vigili del fuoco non fosse stata destinata dalla Provincia a sede della Santa Teresa, ma fosse stato mantenuto l'impegno a farne un centro di accoglienza, non saremmo a questo punto.
Via al montaggio della tendopoli
BRINDISI – Sono iniziati questa mattina i lavori di montaggio della tendopoli al quartiere Perrino a Brindisi da parte del personale della Protezione Civile in collaborazione con i Vigili del Fuoco e gli operatori del World Food Program. Il Cat – Centro di Accoglienza Temporanea – ospiterà 80 extracomunitari per un periodo di due mesi circa. Stamani, sul posto, per un sopralluogo, il sindaco Mimmo Consales e l’assessore ai Servizi Sociali, Marika Rollo.
Tendopoli, volontari al Perrino
BRINDISI – Saranno due le associazioni di volontariato che collaboreranno nella gestione della tendopoli nel campetto di calcio del villaggio S. Pietro 2, al quartiere Perrino di Brindisi. La tendopoli, secondo quando assicurato dal sindaco Mimmo Consales agli abitanti della zona nel corso di un’assemblea in parrocchia, sarà smontata dopo 60 giorni, il tempo necessario per ristrutturare il fatiscente dormitorio di via Provinciale S.Vito, su cui grava un’ordinanza di inagibilità.
"Tendopoli al Perrino solo 2 mesi"/ Video
BRINDISI - «Prendo l'impegno e ve lo metto per iscritto: 60 giorni e non di più. Al sessantesimo giorno la tendopoli sparirà dal quartiere Perrino e gli immigrati torneranno nel dormitorio di via Provinciale San Vito». C'è voluta un'ora di dialogo al sindaco Mimmo Consales per convincere gli abitanti del quartiere che dovevano ingoiare il boccone amaro: il campo di calcio del quartiere, mai utilizzato e inutilizzabile, perché mai omologato e per di più ricadente in area SIN che deve essere sottoposta a bonifiche ambientali, ospiterà per due mesi gli immigrati che oggi dormono nel capannone pericolante, che nel frattempo sarà dotato di acqua calda e docce, impianto di riscaldamento e altri servizi.
Agenti marittimi domani da Rollo
BRINDISI – “Sconcertati, avviliti, mortificati”, e probabilmente anche molto arrabbiati. Gli agenti marittimi brindisini domani mattina andranno in delegazione alla sede del Consorzio Asi per incontrarne il presidente, Marcello Rollo, e spiegare dettagliatamente che la destinazione del grande piazzale di Costa Morena Ovest, oggi utilizzato dai Tir delle linee per la Grecia e l’Albania, a sistemazione provvisoria per i 160 richiedenti asilo in fase di sgombero dal dormitorio Caritas di via Provinciale San Vito, costituirebbe un colpo gravissimo alla situazione già critica della portualità brindisina.
Dove metto gli immigrati? Al porto
BRINDISI – I richiedenti asilo africani in procinto di essere sfrattati dal dormitorio fatiscente e inagibile di via Provinciale San Vito, dove li metto? Indovinate: al porto. Anzi, all’ingresso del porto, e più precisamente nel piazzale di Costa Morena di competenza Asi dove si fermano i Tir prima di entrare nel recinto dell’area di imbarco. E’ questa l’idea sconcertante di soluzione provvisoria per sistemare le tende ed i container. Dimenticando che in quel piazzale sostano i Tir, che in quel punto si trova l’unico terminal passeggeri della città, che è privato e che è stato scelto anche da Grimaldi, mentre il prefabbricato dove recentemente l’Autorità portuale ha speso fior di quattrini è stato scartato da operatori e passeggeri.
Sparò alla Iena: due condanne
BRINDISI – Ad aprile scorso, nel pieno dell’emergenza immigrazione che costrinse giocoforza all’allestimento della tendopoli di Manduria, quasi a mo’ di “tiro al piccione”, sparò – mentre il suo amico assisteva alla scena - contro quello che ritenevano uno dei tanti profughi tunisini che, fuggiti nelle campagne, “arrecavano disturbo alla sua abitazione con lanci di pietre ed insulti”. Ma “il piccione” altri non era che Giulio Golia, il celebre giornalista del programma le “Iene show” che, travestito da profugo, si era calato in uno della lunga serie dei suoi servizi impossibili che filmò tutto e denunciò con ampie e dettagliate prove il fatto ai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana.
Furto e denunce nella tendopoli
MANDURIA - Tre cittadini nigeriani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, ospiti del centro per immigrati tra Oria e Manduria, sono stati denunciati dalla polizia in servizio al campo per una rapina ai danni di un altro ospite.
Amati su Manduria: “Via la Tendopoli”
BARI - Summit in Regione. E alla fine un coro unanime: “Tamponata l’emergenza. La tendopoli è da smantellare. Va cercata un'alternativa”. Da Bari, dunque, un nuovo e forte appello rivolto al Governo centrale.
Tendopoli: chiusura farsa, in arrivo nelle prossime ore oltre mille profughi
MANDURIA - Svuotata alla vigilia di Pasqua, torna ad affollarsi la tendopoli allestita lungo la strada provinciale tra Oria e Manduria. E stavolta per davvero. Altro che riapertura temporanea di settantadue ore! In arrivo presso il campo oltre mille emigranti. Per ora. Visto che alle porte di Lampedusa altri barconi della speranza stanno per approdare, colmi di profughi. In sintesi, è di nuovo emergenza. La cronaca delle ultime ore, intanto. È salpata in serata da Lampedusa la nave “Excelsior” con a bordo 1.066 profughi che verranno trasferiti a Taranto da dove raggiungeranno la tendopoli di Manduria. Sono tutti profughi sbarcati a Lampedusa nelle ultime 24 ore. Si tratterebbe, per la quasi totalità, di profughi partiti dalla Libia e provenienti dall'Africa sub-sahariana.
Ospitati in hotel e liberi di ripartire: ecco i profughi approdati a Ostuni
OSTUNI - Primo giorno nella Città bianca, per i quaranta profughi provenienti dal “Centro accoglienza richiedenti asilo” di Foggia ed arrivati nella tarda serata di ieri ad Ostuni, presso l’albergo “La Fazenda”: l’unica struttura ricettiva locale ad aver raccolto l’invito, aprendo le porte ai profughi. Tra gli emigranti, tutti a quanto pare in possesso del permesso di soggiorno, figurano 24 uomini e 14 donne. Tra di loro anche sette coppie. Di rifugiati, si tratterebbe. Molti di loro provengono dalla Tunisia, altri dalla Palestina, dalla Siria, dall’Afghanistan. Fronti caldi, quelli che si sono lasciati alle spalle. E all’orizzonte la prospettiva di una nuova vita.
Tunisia batte Italia 4-3, aspettando gli ultimi permessi di soggiorno
MANDURIA Tunisia – Italia 4 a 3. Gli ultimi migranti rimasti nella tendopoli fra Oria e Manduria in attesa del permesso di soggiorno temporaneo, vincono la competizione estemporanea organizzata da Rifondazione comunista ai margini del campo in avanzata fase di smantellamento, battendo gli indigeni con un gol di scarto, senza rancore. L’idea della Pasquetta con i migranti era stata lanciata via facebook dal coordinatore cittadino Emanuele Modugno, a nome del circolo di Francavilla Fontana, con l’intenzione di unire alle rituali gozzoviglie del Lunedì dell’Angelo la coincidenza con la festa tutta laica della Liberazione.
Sel: domenica raccolta di indumenti usati da destinare ai profughi della tendopoli
CEGLIE MESSAPICA - Il circolo di Ceglie Messapica di Sinistra ecologia e libertà, organizza per domenica 17 aprile in Piazza Sant’Antonio una raccolta di indumenti usati da destinare al campo profughi di Manduria. I banchetti per la raccolta saranno operativi dalle 10 alle 13, dalle 17 alle 21. Il circolo dedicato a Peppino Impastato, coordinato da Angelo Giordano, fa appello al senso di solidarietà e partecipazione della cittadinanza cegliese, e invita a dare un contributo selezionando gli indumenti usati naturalmente in buono stato, tenendo presente che la popolazione dei migranti ospiti della tendopoli di Manduria è composta soprattutto da uomini fra i venti e i cinquant’anni.
Dietrofront: Mantovano fa pace col Governo, il sindaco di Manduria ritira le dimissioni
ROMA – “Ringrazio il presidente del Consiglio per la fiducia, per i delicati e impegnativi incarichi oggi conferitimi ai fini della gestione dell'emergenza immigrazione e anche per l'affetto più volte manifestato in questi giorni, per me politicamente difficili”. Con queste parole il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano è tornato sui suoi passi. Pace fatta con Berlusconi, dopo le tensioni maturate nei giorni scorsi attorno alla gestione dell’emergenza profughi che lo avevano spinto a rassegnare le dimissioni. «Alla stregua delle recenti decisioni del Governo e della conferma degli impegni che ero stato autorizzato ad assumere – osserva Mantovano - ritiro le dimissioni da sottosegretario all'Interno, essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate".
Mantovano: “Dalla maggioranza sì al riconoscimento del permesso temporaneo”
ROMA – Un faccia a faccia di mezzora, tra il sottosegretario dimissionario e il Premier. Poi l’annuncio, reso dall’ex (forse ancora per poco) vice di Maroni: «Si registra positivamente la disponibilità condivisa dell'intera maggioranza del riconoscimento del permesso temporaneo che consenta di governare molto meglio e con maggiore equilibrio e tranquillità la vicenda di coloro che sono sul territorio nazionale». Queste le parole di Alfredo Mantovano, al termine dell’ incontro a palazzo Grazioli con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e insieme con il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Al momento - ha concluso Mantovano - siamo in attesa che Maroni completi il suo impegnativo lavoro e la sua impegnativa missione a Tunisi e, quando il quadro sarà più chiaro, sulla base dell'accordo raggiunto, si potrà rivedere tutta la questione nel suo insieme”.
Asilo politico e permessi di soggiorno: 800 istanze di “libertà” si levano dalla tendopoli
MANDURIA - Anche stanotte oltre settanta ospiti del Centro di Accoglienza e Identificazione di contrada “Paionè” lungo la provinciale Oria-Manduria, hanno dormito all'aperto fuori dalla tendopoli per protestare e chiedere il permesso di soggiorno, almeno quello temporaneo del quale si parla molto negli ultimi giorni. Sono meno comunque di domenica notte quando sono rimasti fuori circa 200 immigrati. Stamane, al termine della nottata, alcuni sono rientrati nel Centro. Tutti, comunque, avrebbero interrotto lo sciopero della fame. “Ormai dopo le fughe dei giorni scorsi il numero degli ospiti si è stabilizzato a circa 1300”, spiega il direttore del Centro, l'avvocato Antonio Lonoce. Sono 827 gli immigrati ospitati nella tendopoli di Manduria che hanno presentato istanza per avviare l'iter per l'asilo politico o per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari.
Sciopero nel campo: “Abbiamo fame, di libertà”. Giallo su destinazione nave Clodia
MANDURIA - La nave traghetto Clodia, della Grimaldi lines, partita ieri sera da Lampedusa, arriverà domani mattina alla base navale di Mar Grande a Taranto della Marina militare. A bordo ci sono 1040 immigrati tunisini. Non si conosce ancora la tendopoli di destinazione degli immigrati, ma tutto lascia supporre che possa essere quella di Manduria, dove l’attuale disponibilità è di circa 1500 posti. Se così fosse a partire della mattinata di domani assumerebbe forma e sostanza un copione già visto: spola di pullman da Taranto al campo allestito lungo la provinciale che collega Oria e Manduria. Con l’unica differenza che il viavai andrebbe ad inserirsi all’interno di uno scenario già incandescente da giorni. Cresce il timore che la struttura possa davvero rischiare il collasso, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma tant’è. E l’alba è vicina.
Tendopoli: chi non scappa protesta. Prova a mediare il questore
MANDURIA - Sono riprese questo pomeriggio le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione per immigrati di Manduria. Molti ospiti sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell'ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso nord. Circa trecento immigrati hanno inscenato un sit-in di protesta davanti all'ingresso della tendopoli. Un immigrato, fornito di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. C'era anche uno striscione contro il Governo italiano nel quale si reclamava il rispetto dei diritti umani. La maggior parte degli immigrati si è fermata nell'area all'ingresso della strada che porta alla tendopoli, mentre una cinquantina di migranti si sarebbe incamminata verso Oria. Il questore di Taranto, Enzo Mancini, ha avviato una trattativa con i tunisini rimasti fuori dalla tendopoli, cercando di convincerli ad entrare nel campo.
Manduria: fuga per la libertà e disordini, a centinaia scappano dal campo
MANDURIA - Resta altissima la tensione attorno alla tendopoli di Manduria, al termine di una giornata segnata da una nuova fuga di massa. Centinaia gli immigrati che si sono lasciati alle spalle il cancello di ingresso, preso d’assalto e sfondato, per poi proseguire a piedi verso Oria, nel tentativo di far perdere le loro tracce o di salire sul primo treno utile verso il nord. Dopo aver forzato la recinzione della tendopoli, molti migranti uscendo per strada si sono uniti, al grido “libertè”, ai manifestanti dello Slai-Cobas e della Cgil di Brindisi, in presidio di solidarietà dinanzi all’ingresso del Centro, dove si sono verificati anche alcuni disordini.