Le sfiammate delle torce di Eni Versalis riprese dai cittadini
Da quanto si apprende, l'impianto è nuovamente in blocco
Da quanto si apprende, l'impianto è nuovamente in blocco
Due interrogazioni al ministero dell'Ambiente presentate nei giorni scorsi dalla senatrice Patty Labbate
Sostituirà quella di Torre Cavallo nel sistema di sicurezza dell'impianto di cracking, che i brindisini ben conoscono
La Filctem Cgil di Brindisi in una nota inviata agli organi di informazione sprime grande apprezzamento per le altissime professionalità dei lavoratori
Riceviamo e pubblichiamo una nota della segreteria provinciale Cisal Brindisi, a firma di Massimo Pagliara
"La coesistenza di impianti di chimica di base da idrocarburi è sempre più difficile e insostenibile per la salute dei cittadini di Brindisi"
Alta e densa colonna di fumo nero prodotta dalla sfiammata, fin dalla notte. Telefonate ai vigili del fuoco. L'azienda aveva preannunciato la fermata dell'impianto e le successive fasi di riavvio fra il 15 novembre e l'8 dicembre
Femca Cisl e Cisal Chimici esprimono disappunto per l'iniziativa di Riccardo Rossi, che pone un aut aut all'azienda
La proposta della Filctem Cgil dopo l'avvio della procedura di chiusura dell'impianto da parte del Comune di Brindisi
Oggi anche una nota di altri quattro sindacati dei lavoratori chimici sulla diffida di Rossi a Versalis
Brindisi Bene Comune chiede al commissario Giuffrè di informare la città su quanto accaduto dopo le recenti sfiammate
Torna in auge l’ipotesi di avvalersi della consulenza giuridica di un esperto per affrontare la questione riguardante le frequenti accensioni della torcia Versalis. E’ quanto emerso da un incontro della conferenza dei capigruppo alla quale stamani hanno partecipato il direttore di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, e la responsabile di Arpa nel Brindisino, Anna Maria D’Agnano
Si riporta di seguito un comunicato stampa del Movimento 5 stelle di Brindisi sull'accensione delle torce del petrolchimico con particolare riferimento ai dati dell'Arpa sulle emissioni nocive nell'ambiente consegnate al Comune di Brindisi pochi giorni prima del consiglio comunale monotematico svoltosi lo scorso 13 luglio
Non si possono più contare su due mani le accensioni delle torce: dieci volte hanno "sfiammato" dal 2013 al 2014 e altrettante di recente, da maggio sino allo scorso 2 luglio, stando alla contabilità tenuta dagli attivisti del movimento Brindisi Bene Comune, senza nascondere preoccupazioni per le sostanze liberate in atmosfera
Brindisi bene comune chiede che si faccia chiarezza sull'accensione delle torce del petrolchimico. Lo fa attraverso un esposto presentato in questura, i cui contenuti sono stati illustrati stamani dal capogruppo del movimento, Riccardo Rossi. Bbc pone alle forze dell'ordine una serie di interrogativi
BRINDISI - Sparare sempre addosso all'Arpa, e in maniera gratuita, finisce con il favorire solo "il re di Prussia". Lo scrive in una lettera al personale di tutti i dipartimenti provinciali il direttore Giorgio Assennato, prendendo spunto dagli ultimi fatti di Brindisi.
BRINDISI – Brindisi Bene Comune, il movimento che è anche rappresentato in consiglio comunale da Riccardo Rossi, ha esaminato il rapporto di Arpa Puglia sulle accensioni delle torce del petrolchimico di inizio 2013. E il giudizio sui contenuti esprime perplessità e insoddisfazione.
BRINDISI - Le candele del petrolchimico di Brindisi hanno fiammeggiato a lungo, questa sera. Più del solito, probabilmente anche questa volta per un black-out che ha fatto scattare il circuito di emergenza. Il sistema delle torce è stato dissequestrato dalla magistratura a fronte delle ricevute autorizzazioni per le emissioni e del completamento del piano di adeguamento richiesto dal pm.
BRINDISI - Secondo fonti molto attendibili, le fiammate della notte tra il 31 dicembre e l'1 gennaio sono la conseguenza dell'ennesimo black-out che ha colpito il petrolchimico di Brindisi, mettendo a rischio di blocco una serie di impianti. E' probabile che le società insediate ne abbiano già dato notizia alla Prefettura e alla Protezione civile.
BRINDISI – Non è più la procura delle Repubblica che deve occuparsi delle torce e degli impianti del Petrolchimico di Brindisi, ma gli organi di controllo come Arpa e Comitato tecnico regionale. L’indagine diretta dal pm Antonio Costantini, che aveva delegato alla Digos gli accertamenti di polizia giudiziaria, si è infatti conclusa quando le aziende interessate, l’allora Polimeri Europa ed ora Versalis, e Basell, hanno ottemperato alle prescrizioni realizzando i lavori prescritti dal magistrato inquirente (12 i milioni investiti) sulla base della relazione del consulente tecnico. Inoltre i reati ambientali a base della stessa indagine sono ormai estinti su oblazione, meccanismo previsto dalle norme vigenti.
BRINDISI - Continua a bruciare non si sa cosa sul porto e sulla città il sistema delle torce di emergenza del petrolchimico di Brindisi. Dalla prima serata, a intermittenza, da almeno due delle torce si sono levate alte fiammate. Si attende che qualcuno, dalla prefettura, dal Comune o dalla Provincia informi la popolazione di cosa continua a non funzionare in Polimeri Europa malgrado le iniziative della magistratura.
BRINDISI – Dopo la preoccupante giornata di fuoco e fiamme che ieri ha visto Brindisi al centro delle cronache per i due principali impianti industriali, la centrale Enel di Cerano e il petrolchimico Polimeri Europa, il movimento ‘Brindisi bene comune’ sta svolgendo una campagna per comprendere cosa questi eventi possono aver comportato per l’ambiente, e cosa è stato emesso nell’aria.