Di Emidio, a caccia del tesoro di Buccarella, torturava e uccideva
BRINDISI – Alle 14,15 Vito Di Emidio lascia l’aula della Corte di assisse. Ha concluso la sua due giorni di pentito-accusatore ma non tanto. “Presidente – ha detto pochi minuti prima il pubblico ministero Alberto Santacatterina - ho finito il mio esame. Devo ancora una volta sottolineare che Di Emidio di tutto si ricorda con precisione, anche delle cose minime, mentre non riesce a ricordare i suoi complici di due episodi così gravi come il duplice omicidio di Giacomo Casale e Leonzio Rosselli e quello di Giuliano Maglie”.