SAN PANCRAZIO SALENTINO – Nuovi guai per il mediatore agricolo di San Pancrazio Salentino, Pasquale Leccese arrestato nel 2005 insieme alla moglie e ad altre quattro persone e condannato nel 2007 per usura e riciclaggio.
MESAGNE - Ora sì, un imprenditore di Mesagne, è formalmente iscritto nel registro degli indagati dalla Dda di Lecce per usura. Lo ha comunicato oggi in aula il pm Alberto Santacatterina dopo che venerdì scorso, nel corso della precedente udienza del processo Die Hard se n'era fatto cenno.
BRINDISI - Dopo i proiettili, dopo l’incendio auto, arriva la lettera di minacce, con un messaggio orribile: “Sei morto”. E’ un collage di lettere ritagliate dai giornali, ma è il contenuto che fa rabbrividire, specie in considerazione del fatto che a riceverla è stato il responsabile della sezione Antiracket di Erchie – Torre Santa Susanna e San Pancrazio Salentino, Paride Margheriti.
OSTUNI – Stava cercando di indurre le vittime e non rivelare alla polizia i retroscena dei loro rapporti con lei, quindi attuando un palese tentativo di inquinamento delle prove. Inoltre, dagli sviluppi delle indagini gli investigatori hanno individuati altri tre casi certi di usura.
OSTUNI - Il quadro indiziario a carico degli ostunesi dediti all’usura, oltre che ai furti e alla diffusione di banconote false, potrebbe farsi ancor più incastrante dopo le perquisizioni eseguite ieri, al momento della cattura dei destinatari delle ordinanze di custodia.
OSTUNI – Si chiama Omnibus l’operazione che poche ore fa ha condotto il personale del commissariato di Ostuni della Polizia di Stato ad eseguire 12 arresti nei confronti di un’organizzazione criminosa resasi responsabile di associazione per delinquere.
BRINDISI – “Lo Stato è con te, Dio lo vuole”. Il grido di battaglia dei cavalieri crociati - impresso sull'invito per l'iniziativa - ha accompagnato l’inaugurazione dello sportello antiracket attivo da stamane presso la Camera di Commercio. Si tratta di un servizio messo a disposizione di tutti i cittadini travolti dal vortice dell’usura.
TORCHIAROLO - Scarcerati per mancanza di gravi indizi di colpevolezza il professore Saverio Renna 44 anni di Torchiarolo e il pizzaiolo di Merine, Daniele Pellegrino 44 anni, arrestati dai carabinieri giovedì sera, in flagranza di reato.
TORCHIAROLO – Dovranno rispondere di estorsione e usura in concorso, Saverio Renna e Daniele Pellegrino, i due 44enni arrestati nella tarda serata di ieri a Torchiarolo mentre ricevevano la somma contante di 250 euro da un 35enne di Strudà, frazione di Vernole, nel Leccese.
TORCHIAROLO – Operazione anti-usura da parte dei carabinieri: nella tarda serata in manette sono finiti due titolari di una finanziaria con sede a Lecce, uno dei quali è originario di Torchiarolo. L'operazione si sarebbe conclusa in queste ore.
SAN VITO DEI NORMANNI – L'ufficio dove riceveva i clienti della sua attività di usuraio era il suo vecchio negozio di ferramenta di via Regina Elena angolo via Goldoni. Il denaro prestato e ricevuto veniva scambiato in quell'attività commerciale di materiale per l'edilizia, ferramenta e vernici, da dove ogni giorno passavano tutte le tipologie di persone. I vari debitori erano appuntati su foglietti di carta a volte con le sole iniziali del loro nome e cognome accompagnate da cifre che indicavano l'ammontare del debito.
SAN VITO DEI NORMANNI – Il 30 dicembre del 2010 fu arrestato per usura pluriaggravata, il 10 novembre dell'anno successivo fu processato e condannato a tre anni di reclusione e al pagamento di novemila euro di multa. I carabinieri della compagnia di San Vito, però, le indagini sul suo conto non le hanno concluse fino a quando il reato di cui si è reso responsabile non è stato ricostruito in ogni dettaglio. È così che all'alba di oggi, Francesco Bello, commerciante 76enne di San Vito Dei Normanni è finito nuovamente nei guai.
SAN PANCRAZIO SALENTINO - Nuovamente nei guai il mediatore agricolo di San Pancrazio P.L. arrestato a luglio del 2005 e condannato nel 2007 per usura: nei giorni scorsi i militari della tenenza della guardia di finanza di San Pietro Vernotico, in applicazione della normativa antimafia, hanno eseguito, su disposizione della locale autorità giudiziaria, un provvedimento di sequestro anticipato di beni per un valore complessivo di circa 210 mila euro.
ERCHIE - Erano stati scarcerati dal riesame perché sull’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip subito dopo la convalida del fermo era stata apposta una data anteriore al fermo stesso e quindi sbagliata. Per un vizio di forma, quindi, erano tornati liberi i due presunti estorsori, nonché usurai, che avevano taglieggiato un assicuratore di Erchie il quale stentava a credere che l’incubo, a pochi giorni dal blitz, non fosse ancora giunto alla fine. Gli stessi che il primo ottobre scorso, il giorno del fermo, stavano per mettere in atto una rapina all’ufficio postale di San Pancrazio Salentino.
ERCHIE – Nuovamente arrestati per usura ed estorsione aggrava continuata ai danni di un assicuratore di Erchie, P.M., il 45enne di San Pancrazio Salentini, Gianfranco Mezzolla, e Angelo Librato di 32 anni, di Mesagne, che per le stesse circostanze erano già stati fermati l’1 ottobre scorso dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, e rimessi in libertà per un vizio di forma il 16 ottobre successivo.
BRINDISI – Convalidato il fermo dei due soggetti accusati di estorsione e usura continuate e aggravate fermati all'alba di ieri dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. Angelo Librato, 32 anni di Mesagne e Gianfranco Mezzolla di 45 di San Pancrazio Salentino restano in carcere. I due questa mattina, alla presenza dei rispettivi legali di fiducia sono stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere.
“Io ti levo il cuore o Pà, ti sto avvisando, io mi mangio il cuore che hai non me ne fotto più un cazzo di niente”. Per l’assicuratore di Erchie finito in mano agli strozzini era ormai un registro abituale quello usato da coloro che lo hanno perseguitato per più di un anno, sol perché aveva chiesto in un momento di disperazione un prestito di 10mila euro. Sono arrivati addirittura a urlargli al telefono che prima o poi gli avrebbero sfondato la porta di casa con un caterpillar.
ERCHIE – L’usura e l’estorsione come mezzo per riciclare soldi sporchi e moltiplicarli vertiginosamente, ma anche come occasione per sfruttare la vittima, le sue conoscenze personali, al fine di compiere altre azioni criminose. Come la rapina che i due protagonisti negativi di questa storia avrebbero dovuto compiere nella tarda mattinata di oggi: ma invece di trovarsi con le armi in pugno nell’ufficio postale di San Pancrazio Salentino, sono sistemati entrambi in distinte celle di isolamento del carcere di via Appia a Brindisi. I carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana ed il pm Marco D’Agostino, infatti, hanno deciso di uscire allo scoperto dopo un solo mese di indagini, per evitare eventuali, gravi risvolti, sempre in agguato quando si entra armi in pugno in un luogo affollato di persone.
Interessi del 462 per cento su un prestito di 10mila stavano riducendo alla fame un imprenditore di Erchie, nel Brindisino. Dopo lunghi mesi in cui l'uomo è stato anche picchiato, più volte minacciato e privato della sua auto, la decisione di denunciare. I carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana sono intervenuti fermando due elementi della malavita di Mesagne e San Pancrazio Salentino, uno dei quali si presentava esplicitamente come parente di un boss della Sacra corona unita,. Francesco Campana. Le indagini sono durate un mese e i militari hanno deciso di intervenire subito per una semplice ragione: nelle intercettazioni si parlava di una rapina da compiere proprio l'1 ottobre all'ufficio postale di San Pancrazio Salentino, organizzata dai due soggetti, che sono stati perciò sottoposti a fermo su decreto del pm: si tratta di Angelo Librato, 32 anni, di Mesagne, e di Gianfranco Mezzolla, 45 anni, di San Pancrazio.
BRINDISI – E’ giunta all’alba di oggi ad una svolta l’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana su un caso di estorsione ed usura continuate ed aggravate, sviluppatosi tra San Pancrazio Salentino e Mesagne. Su decreto del sostituto procuratore che ha seguito la vicenda, gli investigatori hanno eseguito nelle ultime ore due fermi di polizia giudiziaria nei confronti di altrettante persone, per stroncare ulteriori conseguenze di questa spirale di reati. I dettagli dell’operazione delle prime ore del mattino di oggi saranno illustrati nella tarda mattinata nel corso di una conferenza stampa convocata presso il comando provinciale dell’Arma, a Brindisi.
S.VITO DEI NORMANNI - Tre anni di reclusione per Francesco Bello, il 75enne commerciante sanvitese arrestato per usura il 30 dicembre scorso dai carabinieri della compagnia di S.Vito dei Normanni. Si tratta di un processo stralcio rispetto agli altri capi di imputazione, e circoscritto ad una sola delle circostanze di reate addebitate a Bello, quella dei tassi usurari applicati al prestito concesso ad un costruttore edile, Vincenzo Urgese. Lo stralcio era motivato dalla decorrenza dei termini della custodia cautelare.
Quattro persone vengono arrestate a Taranto e Bari da investigatori del commissariatodi polizia di Ostuni, che si stava occupando della vicenda di un imprenditore di Ceglie Messapica.
CEGLIE MESSAPICA – Un calvario lungo un anno e mezzo. Poi la forza di denunciare, mettendo nelle condizioni la polizia di incastrare la banda di usurai ai quali si era rivolto nel tentativo di salvare dai debiti l’azienda di famiglia.
CEGLIE MESSAPICA - Operazione antiusura: 4 arresti eseguiti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Ostuni. Nel mirino della criminalità era finito un imprenditore cegliese
CEGLIE MESSAPICA - Usura in Valle d'Itria e retata della polizia con quattro soggetti finiti in carcere. L'operazione è avvenuta nella mattinata di ieri a Ceglie Messapica, a conclusione di un servizio organizzato dal commissariato di Ostuni che ha condotto all'arresto in flagranza di reato di un gruppo che aveva messo sotto un imprenditore locale.