I Bronzi di Punta Serrone tornano a Brindisi: "Un'occasione per cittadini e crocieristi"
Sono ritornati oggi e sono da subito nuovamente offerti alla cittadinanza e ai turisti e ai croceristi gli importantissimi reperti del Museo Archeologico Ribezzo, protagonisti della mostra internazionale “Nel Mare dell’Intimità. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico”, tenutasi a Trieste e conclusasi il 1° Maggio scorso.
Sono ritornati oggi e sono da subito nuovamente offerti alla cittadinanza e ai turisti e ai croceristi gli importantissimi reperti del Museo Archeologico Ribezzo, protagonisti della mostra internazionale “Nel Mare dell’Intimità. L’archeologia subacquea racconta l’Adriatico”, tenutasi a Trieste e conclusasi il 1° Maggio scorso.
I reperti conservati ed esposti nel Museo Archeologico della città di Brindisi sono stati fortemente voluti dall’organizzazione della mostra in ragione del loro valore scientifico: essi sono espressione e simbolo, infatti, dell’ampio respiro transnazionale e del ruolo cruciale di Brindisi e del suo territorio quale crocevia dei traffici commerciali da e verso l’Oriente attraverso il mar Adriatico.
Tra i reperti andati in mostra spiccano alcuni celeberrimi bronzi di Punta del Serrone, come il Busto di Lucio Emilio Paolo, che ha catalizzato l’enorme interesse di pubblico e della comunità scientifica internazionale, che gli ha dedicato ampio risalto, tra le altre, nel numero 110 di Aprile della rivista storica National Geographic. Ora che questo immenso patrimonio è tornato nella città, visitare il Museo è un’ottima occasione per tutti i cittadini per conoscere e riappropriarsi della propria storia.
Le emozionanti fasi di riallocamento si sono svolte in sinergia fra la Direzione del Museo, arch. Emilia Mannozzi e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto , grazie al coadiuvo delle ottime professionalità rappresentate dalla funzionaria archeologo dott.ssa Annalisa Biffino, dall’assistente tecnico Giovanni Nardin e dall’operatore tecnico Gianfranco Moscato, nonché della Dr.ssa Antonella Antonazzo, facente parte del Comitato scientifico organizzativo della mostra per Brindisi e Lecce.