La bara contenente le spoglie del brindisino che nel 2009, all’età di soli 19 anni, perse la battaglia con un tumore al cervello è stata riposta in un sarcofago di marmo realizzato ai piedi del crocifisso, sulla navata destra della chiesa, a pochi metri dall'ingresso. 

Officiata dall'arcivescovo di Brindisi, monsignor Domenico Caliandro, la funzione religiosa è stata seguita con grande emozione. Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche don Fabio Ciollaro, che proprio oggi ha assunto le redini della Cattedrale, subentrando a don Adriano Miglietta, e la postulatrice della causa di beatificazione di Matteo Farina, Francesca Consolini. Dopo la lettura del verbale da parte di don Stefano Bruno, l'arcivescovo ha recitato la preghiera di beatificazione per Matteo. 

Va ricordato che il processo diocesano per la causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio si concluse lo scorso 24 aprile, con una solenne messa che richiamò migliaia di persone provenienti da tutta la regione. Per l’occasione vennero allestiti anche dei pullman dalle provincie limitrofe.

E’ ancora vivo, del resto, il ricordo di Matteo Farina, che nella sua breve vita ha offerto una testimonianza di vera cristianità. “Ascoltava e leggeva – ha dichiarato la postulatrice della causa di beatificazione in una intervista rilasciata a Brindisireport - ma soprattutto metteva in pratica la parola di Dio. Grazie alla sua profonda fede. Matteo ha affrontato con coraggio la dolorosa esperienza della malattia, rappresentando un esempio anche nei momenti più duri, quando ormai la sua vita terrena stava per volgere al termine”