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Venerdì, 19 Aprile 2024

Un'altra carcassa di tartaruga marina sulla scogliera di Materdomini

Zio e nipote a pesca di granchi trovano sulla scogliera di Materdomini sulla litoranea nord di Brindisi una Caretta caretta morta

Un nostro lettore, Fabio Vitali, durante una passeggiata sulla costa di Materdomini assieme al nipote, si è imbattuto in qualcosa di più grande dei granchi che stava cercando assieme al piccolo Edoardo. E' stato proprio il bambino a notare i resti di una grossa tartaruga Caretta caretta spiaggiata sulle rocce. L'esemplare era in avanzato stato di decomposizione e si suppone sia arrivato già privo di vita in prossimità della scogliera. Sono loro che ci hanno inviato queste immagini.

La tartaruga Caretta caretta spiaggiata sulla scogliera di Materdomini (2)-2-2

Un episodio che aggiunge purtoppo ad altri rinvenimenti di Caretta caretta morte, mentre in qualche caso fortunato, come quello della tartaruga ferita da un'elica recuperata dai sub dei vigili del fuoco nel Canale Pigonati, è stato possibile imbattersi in esemplari in difficoltà ma vivi. Ricordiamo che nel Brindisino opera un centro di recupero per le tartarughe marine a Pennagrossa, nell'Area marina protetta di Torre Guaceto.

La tartaruga Caretta caretta spiaggiata sulla scogliera di Materdomini-3

Le principali cause di morte per le tartarughe che vivono in Mediterraneo sono gli ami dei palamiti, le reti (che trattengono a fondo gli esemplari sino all'annegamento), l'ingestione di sacchetti di plastica scambiati per meduse, l'impatto con le chiglie o le eliche di imbarcazioni in movimento, ma anche alcune patologie. Non va dimenticata la distruzione progressiva degli habitat sabbiosi dove le Caretta caretta depongono le uova. Quelli rimasti vanno difesi e tutelati da ogni abuso.

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