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Runner ucciso, Zoo Safari: "Non abbattete l'orso, pronti ad accoglierlo noi"

L'amministratore unico dello zoo: "Disposti a realizzare eventualmente un’apposita struttura ex novo, sentite le autorità competenti”

FASANO – Lo Zoo Safari dà la propria disponibilità ad accogliere Gaia, l’orsa che ha ucciso un runner in Trentino. La vicenda, come noto, risale allo scorso 5 aprile, quando il 26enne Andrea Papi è stato aggredito nei boschi sopra Caldes. Sulla base delle analisi genetiche effettuate presso i laboratori della Fondazione Edumund Mach, la Procura di Trento ha confermato che il ragazzo è stato attaccato dall’orsa schedata con il codice Jj4. 

La Provincia di Trento ha quindi emesso un’ordinanza di abbattimento dell’animale, la cui esecuzione è stata affidata al Corpo forestale di Torino. Ma le associazioni animaliste si sono opposte a questa misura. A dire no all’abbattimento è anche lo Zoo Safari.

“In seguito ai fatti tragici che hanno visto, in Trentino, la morte del giovane runner per un attacco da parte di un’orsa  - si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook della struttura - e la decisione di abbattere la stessa, lo Zoosafari di Fasano, nella persona dell’amministratore unico, esprime il proprio cordoglio alla famiglia e, non condividendo l’opzione dell’abbattimento, si rende disponibile, qualora necessario, ad accogliere l’orsa, eventualmente realizzando un’apposita struttura ex novo, sentite le autorità competenti”.

Il sindaco Zaccaria: "Condivido la proposta dello Zoo Safari"

La proposta dello zoo viene appoggiata con convinzione dal sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria. "Condivido con orgoglio la proposta dello ZooSafari e sono disponibile - afferma il primo cittadino - a ogni forma di collaborazione tra gli Enti interessati".  Il problema è infatti soprattutto burocratico perché spostare un’orsa dal Trentino alla Puglia prevede una serie di adempimenti complessi.  Il tempo però stringe (in queste ore si cerca l’orsa sui monti dolomitici) e allora anche il sindaco Francesco Zaccaria ha preso carta e penna rivolgendosi alle istituzioni trentine. 

"Siamo affranti per la tragica e prematura scomparsa del giovane Andrea Papi che ha provocato unanime e sincero sgomento», scrive il sindaco.  Il primo cittadino ricorda che: «L’ordinanza emessa dal presidente della Provincia mira alla tutela della vita umana attraverso un percorso che, nell’ottica del principio di gradualità che sorregge l’attività amministrativa anche in casi di necessità e di urgenza, prevede in primo luogo all’identificazione genetica dell’esemplare e successivamente al suo abbattimento".

Ma il sindaco invita a valutare la proposta che arriva da Fasano:  "L’accoglienza sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l’esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede". "La manifestata disponibilità è coerente con analoghe iniziative avanzate da altri soggetti che, non negando lo sconcerto determinato dalla perdita della vita umana, ritengono inopportuno e inefficace, una volta effettuata la cattura e la messa in sicurezza dell’oro, il suo abbattimento, oltre che foriero di prevedibili forme di risentimento collettivo".

Il sindaco sottolinea che lo zoo è "struttura seconda in Europa per dimensioni, che si è contraddistinta fin dalla fondazione per la piena attuazione di un modello di gestione dei suoi ospiti che ne garantisce in primo luogo il rispetto della dignità in un ambiente che riproduce fedelmente le caratteristiche delle diverse specie ospitate".

Articolo aggiornato alle ore 18.20 (l'intervento del sindaco Zaccaria)
 

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