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"Anche l'ospedale Perrino si doti di una risonanza magnetica aperta"

La richiesta di un gruppo di cittadini all'Asl Brindisi. Un anno fa l'interrogazione al governatore Emiliano da parte del consigliere regionale Paride Mazzotta

L’assenza di una risonanza magnetica aperta presso l’ospedale Perrino di Brindisi è al centro di una lettera di un gruppo di cittadini rappresentati da Giovanni Cafarella e di un'interrogazione al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, depositata nel febbraio 2021 dal consigliere regionale Paride Mazzotta (Forza Italia).

Sulla scorta della richiesta formulata proprio dal gruppo di cittadini rappresentato da Cafarella, Mazzotta pose tre quesiti al governatore: "Quali sono i motivi che ostano alla installazione di un apparecchio per la risonanza magnetica aperta all'ospedale Perrino di Brindisi"; "Se è in programma e con quale tempistica è prevista l'installazione di un apparecchio per la risonanza magnetica aperta all'ospedale Perrino"; "Se corrisponde a verità quanto riportato sugli organi di informazione in merito alle frequenti e pressanti sollecitazioni del pubblico e dei pazienti non ancora riscontrate dalla Servizio Sanitario Regionale". 

Da allora sono trascorsi 13 mesi ma nulla è cambiato. Giovanni Cafarella è infatti promotore di una nuova richiesta rivolta all’Asl di Brindisi, sulla medesima questione. “Ricordiamo che la risonanza magnetica aperta – si legge nella lettera del cittadino - è una moderna tipologia di risonanza magnetica nucleare, progettata per garantire il massimo comfort ai bambini, alle persone affette da obesità o claustrofobia, a chi soffre di attacchi di panico in spazi chiusi e agli anziani”.

“Da più di quattro anni – prosegue Cafarella - continuiamo a mantenere alta l’attenzione su una problematica, che si ripercuote sulla nostra comunità; segnaliamo infatti alle autorità competenti la mancata fornitura di una risonanza magnetica aperta nelle strutture pubbliche come l’ospedale Perrino di Brindisi”.  Cafarella ricorda “che sono state inviate diverse lettere e solleciti, in primis al nostro presidente della Regione, Michele Emiliano, al fine di poter avere chiarimenti e delucidazioni sulla mancanza di questo importante macchinario”, fra cui anche l’interrogazione di Paride Mazzotta.

“Ci domandiamo ancora una volta – scrive ancora Cafarella - a chi ci si deve rivolgere o cosa devono fare i cittadini per ottenere questo strumento di vitale importanza, utile e necessario per chi soffre di claustrofobia?”

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