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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dopo lunghi anni di incuria, restauro del monumento a Moro

L'opera dell'artista romano Marcello Avenali aveva il 70 per cento dei rivetti corrosi. Lavori da martedì 20 novembre

BRINDISI - Inaugurato l’1 giugno del 1980, da trentotto anni sfida gli elementi e la salsedine. Ed ora i rivetti che tengono insieme le parti dell’opera sono quasi tutti distrutti dalla corrosione. Lavori urgenti, dunque, per mettere in sicurezza il monumento ad Aldo Moro e ai Caduti di via Fani, frutto di una idea dell’artista romano Marcello Avenali, morto un anno dopo. Lavori che costeranno 5.500 euro affidati d’urgenza dopo alcuni sopralluoghi ed ispezioni condotte dai tecnici comunali.

Il 70 per cento dei rivetti andrà sostituito: saranno in alluminio come quelli originali, perché sono in alluminio le lastre che compongono l’opera di Avenali. Si comincerà domani, martedì 20 settembre. Non si poteva più attendere perché le lastre stesse, prive dei fissaggi del tutto consumati e tenute in sede dai rivetti rimasti, avrebbero potuto prendere il volo sotto raffiche di burrasca particolarmente intense.

E al di là del problema della tutela del monumento stesso, c’è anche il problema della sicurezza, poiché l’opera alta 12 metri si erge nell’aiuola della rotatoria che regola il traffico tra via Provinciale San Vito e via Ciciriello. Quindi una zona di flussi intensi di auto, moto, bici, mezzi pubblici tra i quartieri Paradiso e Casale e il centro urbano, oltre che di quelli provenienti dalla ex statale 16 e dalla circonvallazione.

Il monumento dedicato dalla città di Brindisi allo statista di Maglie, e agli uomini della sua scorta caduti sotto il fuoco delle Brigate Rosse la mattina del 16 marzo 1978, il maresciallo Oreste Leonardi, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Domenico Ricci e Raffaele Iozzino, fu l’ultimo lavoro dello scultore e pittore romano Marcello Avenali, morto come già detto l’anno dopo l’inaugurazione a 68 anni, è misconosciuta soprattutto dalle nuove generazioni, e poco valorizzata dalla città.

Basti pensare che il fascio rosso luminoso, parte integrante dell’opera danneggiata già pochi mesi dopo l’inaugurazione del monumento, non fu mai ripristinato. Lo sarà con questo intervento in fase di avvio, e dopo i lavori Brindisi riavrà in condizioni perfette un altro pezzo del proprio patrimonio, dopo il monumento ai caduti delle due guerre mondiali di piazza Santa Teresa.

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