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Sabato, 20 Aprile 2024
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Amianto al Comune: “Dopo un mese ancora nessun intervento”

Vincenzo Albano (coordinamento cittadino Articolo 1) scrive una lettera al presidente della Regione, Michele Emiliano, a oltre 30 giorni di distanza dalla segnalazione sulla presenza di eternit nel cortile

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, da parte di Vincenzo Albano, del coordinamento cittadino di Articolo 1 – Left Brindisi

Nei giorni scorsi ho avuto modo di rappresentare la preoccupazione di molti cittadini e dipendenti comunali alla notizia, diffusa il 7 maggio dal rappresentante della Uil Pino Roma, della presenza di una conduttura di eternit/amianto nel cortile interno del comune di Brindisi, su cui si affacciano diversi uffici, bagni e corridoi utilizzati dai dipendenti comunali e cittadini.

Una preoccupazione pienamente giustificata dallo stato di degrado di quella conduttura, attestato anche dalla presenza di frammenti della stessa sul pavimento del cortile.

Ponevo l'accento sul pericolo sanitario determinato dalla pericolosità dell’amianto, in quanto responsabile di patologie gravi ed irreversibili a carico dell’apparato respiratorio, come l’asbestosi ed il carcinoma ai polmoni ed alla pleura, che possono manifestarsi anche a distanza di molti anni.

Ma anche dalla capacità dell'amianto a matrice friabile di liberare nell’ambiente fibre inalabili altamente tossiche, ma che può anche verificarsi nei manufatti a matrice compatta, nel caso in cui essi risultino danneggiati o deteriorati per effetto dell’incuria e/o dalla lunga esposizione alle intemperie.

Nonostante sia trascorso un mese da quella notizia, è mancata manca ogni informazione ai cittadini relativa al percorso intrapreso, all'attività svolta nel frattempo dall'Amministrazione comunale, ma anche della effettuazione o programmazione dei necessari controlli ambientali degli uffici e corridoi del comune.

E' stata disposta solo la chiusura di due bagni, ritenendo evidentemente che le fibre possano e/o debbano   incanalarsi solo in quei luoghi e non negli altri uffici circostanti.

Sul resto, Silenzio assolto. Nella circostanza ci chiedevamo se il Sindaco, cui fa carico la responsabilità della tutela della salute pubblica, unitamente all'obbligo di intervento immediato nel caso in cui si verifichino pericoli dal punto di vista ambientale, fosse stato messo al corrente della situazione e del pericolo che quella tubazione  può rappresentare per la salute dei cittadini e dei dipendenti comunali.

Ma anche, se fosse stata disposta ed effettuata una ricognizione del luogo e del percorso di quella tubazione per l'accertamento di eventuali altri luoghi interessati dallo stesso problema. Se fosse stata informata tempestivamente l'Asl di Brindisi alla quale la Regione Puglia con la delibera 676 /2012 aveva assegnato il compito di effettuare i controlli sulla eventuale dispersione di fibre tossiche nell’ambiente e negli uffici circostanti ed, eventualmente, quali provvedimenti fossero stati adottati nel frattempo o si volessero adottare e con quale tempistica.

Nel contempo ci chiedevamo in che modo il comune di Brindisi potesse aver assolto all'obbligo di censimento disposto dalla regione Puglia con delibera 676/2012, atteso che non risulta alcun accenno su quanto avveniva in casa propria.

Nella circostanza ritenevamo assolutamente necessario il controllo ambientale degli uffici comunali, che risultavano soffocati da tempo anche dai gas di scarico delle molte migliaia di auto che, per le scellerate scelte di mobilità urbana adottate in questi ultimi 15 anni, transitano giornalmente in quello stretto budello di via Filomeno Consiglio.

Un intervento tempestivo che, per ragioni che non sono state palesate, non è stato ritenuto necessario. Sento il dovere di sottoporre alla Sua attenzione questa situazione. Ella, nell'ambito delle sue competenze, in completa autonomia, potrà valutare l'opportunità o la necessità di disporre un sopralluogo per verificare la situazione dal punto di vista sanitario, individuando ed indicando, eventualmente, la necessità di specifici e immediati provvedimenti a tutela della salute dei cittadini e dipendenti comunali.

Sarebbe un modo per dare finalmente concretezza alle tante periodiche rassicurazioni di salvaguardia tutela della salute pubblica, propinate dall'amministrazione comunale, che, evidentemente, in questa circostanza ha inteso far ammuffire in qualche scrivania blindata, forse in attesa della prossima campagna elettorale.

Art 32 Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino

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