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Venerdì, 29 Marzo 2024
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San Valentino: oltre le convenzioni, riflettere sul vero Amore

Forse è la parola più utilizzata, di cui pensiamo di sapere tutto senza aver mai letto un opuscolo od un libro

Che cos’è l’Amore? Forse è la parola più utilizzata, di cui pensiamo di sapere tutto senza aver mai letto un opuscolo od un libro. Siamo autodidatti del sentimento più grande e inestimabile che si possa provare, ne veniamo pervasi prepotentemente e da esso le nostre vite sono condizionate, spesso realizzando azioni e scelte che altrimenti non faremmo mai. Se è vero che questo impulso innato è visto come una piacevole sensazione in cui ci si imbatte in momenti fortunati della propria vita, è vero anche che amare è un’arte che richiede grande sforzo e saggezza. Infatti, oggi più che mai le relazioni appaiono labili, insicure e momentanee: i molteplici stress della quotidianità, le incomprensioni e suggestioni fallaci sono capaci di mettere alla prova rapporti dal grande potenziale o di promuovere nuove frequentazioni solo per “compensazione”.

Lo psicologo Erich Fromm evidenziava la grande differenza tra la “pretesa di essere amati” e “l’arte di amare”, notando come vi fosse un’egoistica tendenza umana a preferire la prima istanza piuttosto che la seconda. Egli sosteneva che, nonostante i tempi mutevoli ed i radicali cambiamenti sociali, le strade per essere amati tendono a ripetere approssimativamente gli stessi cicli: elevazione sociale per quanto riguarda il maschio, la cura dell’immagine attuata dalla donna, o la creazione di una relazione interessante, utile ed inoffensiva.

Ma essere amati richiede anche altro: la convinzione di poter offrire determinate qualità da bilanciare poi con quelle del partner ricercato, cadendo potenzialmente in una trappola, ovvero trovare sul mercato l'oggetto migliore e più conveniente valutando i limiti dei loro valori di scambio. Ovviamente tutte queste dinamiche possono apparire risolutrici ma sono in realtà illusorie poiché permettono di arrivare più rapidamente ad un risultato, purtroppo, incompleto. 

L’amore è ben altro: è la forma più nobile per superare il senso di solitudine convertendolo nell’integrazione reciproca. Significa donare la parte di sé più viva, l’interesse, la gioia e l’umorismo, la tristezza, le insicurezze e le tante intime emozioni che possediamo.  Si crea un sentimento che non muore mai. Questa moltitudine di doni arricchisce l'altra persona, sublimando il senso di vivere la coppia come un qualcosa che va aldilà della somma di due partner: è un’unione quasi cellulare, dove gli spazi psicologici abbandonano posizioni difensiviste per correre il rischio costruttivo di un’identificazione vicendevole, basata su una sincronia di due mani che scrivono lo stesso romanzo.

Quindi, affinché una tale alchimia speciale si mantenga forte e stabile, è necessario andare oltre il “ti amo” pubblicitario, oltre l’egoistica valutazione dei pro e contro. E’ necessario tollerare e rendere costruttivi i piccoli litigi, frutto dello scontro tra Venere e Marte (bellezza e guerra), ricordando che dove c’è interesse c’è un investimento personale reciproco, e dunque le nostre parti più fragili meritano comprensione, pazienza e coraggio di mettersi in gioco.

Inoltre, amare comporta piccoli sacrifici e rinunce ragionevoli delle proprie componenti egoiche, come affermava C.G. Jung, il quale esortava gli innamorati a privarsi di alcuni aspetti di sé obsoleti, quelli che danneggerebbero la relazione, altrimenti è meglio non considerare Amore ciò che si sta vivendo; il rischio è vivere una primavera già sfiorita dal partner. 

In definitiva, anche se non esiste un unico modo di amare sono necessarie le qualità profonde appena descritte. Ciascuno di noi possiede sfumature irripetibili, tratti che si conciliano in una danza invisibile con le caratteristiche del proprio compagno o compagna. Una danza sinuosa, attrattiva e sensuale all’inizio, che assume poi toni più rassicuranti e profondi man mano che si cresce assieme. In mezzo a tanti rumori e tanto frastuono, il lusso di un siffatto ballo è qualcosa di prezioso, motivo in più per guardarsi l’un l’altro negli occhi e vivere profondamente questa antica ed irripetibile arte.

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