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Venerdì, 19 Aprile 2024
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“Briatore, vieni a Brindisi: qui ci sono giovani che lavorano”

L’assessore Covolo invita, provocatoriamente, l’imprenditore che in tv da Giletti ha detto: “Al Sud resta chi vuole il reddito di cittadinanza”

BRINDISI – Prima il post affidato a Facebook: “Massimo Giletti, se mi leggi ascoltami bene. Voglio venire a fare un confronto televisivo nella tua trasmissione con Flavio Briatore su: stato dell’economia al Sud, mercato del lavoro e questione giovanile. I soliloqui dei ricchi evasori non meritano di produrre senso comune”. Poi l’invito diretto: “Briatore, vieni a Brindisi, così conosci di persona i giovani che lavorano per la città del futuro”.

L’invito e la provocazione

covolo su briatore-2L’assessore Roberto Covolo, titolare delle deleghe alla Programmazione economica e alle Politiche giovanili (non a caso affidate in coppia dal sindaco) non è andato troppo per il sottile dopo aver ascoltato le dichiarazioni dell’imprenditore in una delle ultime “ospitate” nel salotto televisivo Non è l’Arena di Giletti, in onda su La 7. Proprio non gli è andato giù il ritratto dei giovani del Sud che Briatore ha consegnato in prima serata. “Vanno via dal Sud e nessuno desidera tornare. Resta solo chi vuole il reddito di cittadinanza”, ha detto dopo aver ricordato l’esperienza legata al Twiga.

Covolo di cose sul punto ne avrebbe da dire in quantità. Per questo ha invitato Briatore. Invito a venire a Brindisi. Una provocazione, sì. Sarà certamente così, ma chissà se il messaggio, condivisione dopo condivisione – potere di internet e dei social – arrivi al diretto destinatario. Anche questa è promozione del territorio e, ancor prima, promozione delle azioni posti in essere dal Comune di Brindisi per i giovani.

“La Puglia ha tanti volti e c’è anche quello dell’intraprendenza dei giovani”, dice l’assessore. “Brindisi è città antica dove ci sono decine e decine di ragazzi che stanno lavorando per progettare e quindi costruire la città dei prossimi anni”, prosegue. “Se viene qui, glieli presentiamo”, dice.

L’incubatore di idee e il nuovo polo universitario

“E’ vero che c’è una enorme emigrazioni giovanile che sottrae capitale umano e riguarda in maniera trasversale l’intera società”, dice subito l’assessore. “Si tratta di un dato di fatto strutturale. La questione è cosa si fa in concreto per invertire la fuga documentata dai dati statistici. Noi a Brindisi ci siamo dati da fare e i giovani hanno iniziato a rispondere. Sono i giovani sui quali stiamo investendo, in primis realizzando un incubatore di idee su questioni urbane, nel Palazzo Guerrieri: ci sono gruppi già al lavoro”, spiega Covolo. “In secondo luogo, ci sono i giovani che lavorano nelle periferie per le periferie stesse: in questo caso, l’obiettivo è intercettare quei ragazzi che hanno maggiori difficoltà nell’inserimento sociale ed è per questo che vanno stanati”, va avanti l’assessore.

“La terza linea di intervento, è legata alla realizzazione in città di un polo universitario, in modo tale che la popolazione degli studenti venga raddoppiata, per arrivare sino a cinquemila persone”. Anche questa è una sfida. “L’idea è concentrare facoltà nuove nella sede dell’ex istituto Marconi: stiamo valutando con l’Università di Bari”. Tra i nuovi corsi di studi c’è Farmacia.

“La quarta azione riguarda l’attivazione di diversi avvisi per sostenere l’imprenditoria giovanile”. Il prossimo 8 maggio, sarà presentata l’iniziativa Fermenti, con l’obiettivo di abbassare la soglia d’ingresso. “Mi pare che tutto si possa dire, ma non che al Sud non ci sia voglia di lavorare. Non a Brindisi”. Briatore, quindi, qui sarà il benvenuto: l’invito c’è. La provocazione pure.

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