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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Palaeventi, costi lievitati a 20,3 milioni: "Ma l'opera si farà"

Smamattina la riniunione della commissione consiliare congiunta. Rassicurazioni da Comune e New Basket, che dovrà rimodulare il piano economico finanziario. Polemica fra il consigliere Oggiano e l'assessore Pinto su un eventuale piano b

BRINDISI – Nonostante l’aumento dei costi e la conseguente necessità di rimodulare il piano economico finanziario (Pef), la realizzazione del palaeventi non è in discussione. Dal Comune di Brindisi e dalla New Basket Brindisi, capofila dell’Ati che ha proposto il progetto New Arena, giungono rassicurazioni riguardo all’avvio dei lavori (ancora nessuna indicazione sulla data) per la costruzione dell’impianto polivalente da circa 7mila spettatori che sorgerà in contrada Masseriola, nei pressi del PalaPentassuglia. E' quanto emerso dalla seduta della commissione consiliare congiunta che si è svolta stamani (venerdì 1 aprile) presso l’aula Caiati di Palazzo di città, aperta al pubblico (in platea 2-3 cittadini, oltre a un gruppetto di giornalisti). Il Comune di Brindisi, rappresentato dal sindaco Riccardo Rossi e dall’assessore allo Sport, Oreste Pinto, ha invitato anche la New Basket, rappresentata da Tullio Marino, general manager del sodalizio, dall’avvocato Giuseppe Durano, che segue l’Ati da un punto di vista legale, e dall’ingegnere Maria Pia Fischetto.

L’incontro è stato convocato per fare il punto della situazione, sia da un punto di vista burocratico-amministrativo che sul piano finanziario, dopo la ridda di voci che si sono rincorse nelle ultime settimane riguardo al rischio che l’aumento complessivo dei costi delle materie prime potesse ripercuotersi sulla fattibilità dell’opera. 

Le foto del rendering: ecco il Palaeventi

Iter burocratico

Per quanto riguarda l’aspetto burocratico, il sindaco ha ricordato che le procedure autorizzative si sono quasi concluse a novembre 2021, con l’esito positivo della conferenza dei servizi, che due mesi prima aveva fornito dei pareri favorevoli con prescrizioni alle quali la società ha ottemperato. Il prossimo step prevede la presentazione del progetto esecutivo (quello definitivo era già stato depositato). A tal proposito il dirigente del settore Urbanistica, l’architetto Fabio Lacinio, ha spiegato che l’Asset (Agenzia per lo sviluppo economico e la promozione del territorio della Regione Puglia) dovrà garantire che la documentazione recepisca tutti i pareri. A quel punto, superato anche questo vaglio, il rup (responsabile unico del procedimento) potrà validare il progetto esecutivo.

Espropri

Negli ultimi mesi si è discusso anche dei nodi riguardanti le procedure di esproprio dei terreni. Anche su questo fronte, in risposta a una domanda della consigliera Carmela Lomartire, l’architetto Lacinio ha spiegato che non vi sono sostanziali difficoltà, in quanto i terreni sono già nella disponibilità dell’amministrazione comunale. La questione da risolvere è quella dei costi. Il valore degli espropri è infatti allo studio di una commissione costituita a seguito delle opposizioni presentate da alcuni proprietari, insoddisfatti della somma offerta dall’ente. Va ricordato che l’amministrazione ha impegnato per tale procedura una somma pari a 250mila euro, oltre a 500mila euro per le opere di urbanizzazione primaria. Se dovessero essere accolte le richieste dei proprietari, l’importo totale potrebbe salire fino a poco più di un milione di euro. 

Costi totali

E dunque si entra nello spinoso campo dei costi complessivi del palaeventi. Sempre il dirigente Lacinio ha chiarito che l’importo totale, rispetto a una previsione iniziale di oltre 14 milioni di euro, dovrebbe lievitare fino a toccare la cifra di 20 milioni e 300 mila euro. Questo a causa dell’aumento generalizzato dei costi delle materie prime e delle modifiche da apportare al progetto, sulla scorta delle prescrizioni fornite dalla conferenza dei servizi. 

Giuseppe Durano-2

Su tale aspetto sono arrivate importanti puntualizzazioni da parte dell’avvocato Durano (foto in alto), che ha rimarcato come il Pef si articoli in due fasi: quello dell’opera riguarda prettamente la pubblica amministrazione ed è ancorato a un prezziario regionale; quello privatistico riguarda invece l’interlocuzione fra la società e gli istituti di credito. Ebbene il Credito sportivo (ente che finanzierà l’opera insieme alla Regione Puglia, da cui arriverà un finanziamento a fondo perduto) ha chiesto una due diligence (attività di approfondimento) dei costi, nell'eventualità in cui si debbano prevedere dei fondi di riserva, proprio in caso di aumento dei costi. Tale attività di due diligence, come assicurato da Giuseppe Durano, sarà fatta, ma si tratta appunto di interlocuzioni di stampo privatistico. In sintesi, il costo dell’opera dovrebbe aumentare da una previsione iniziale di circa 14,9 a circa 17 milioni di euro. Aggiungendoci Iva e le varie migliorie apportate in corso d’opera, si dovrebbe arrivare alla somma finale di 20,3 milioni di euro.

Tullio Marino-4

Durano ad ogni modo chiarisce come “non ci sia alcuna difficoltà né alcuna criticità”. “Le rimodulazioni del Pef – spiega ancora il legale - sono nella fisiologia. È tutto in regola. L’opera è un volano per la città. L'mprenditore è il primo soggetto che ha interesse a realizzarla. Avendo sottoscritto una convenzione di 40 anni, qualsiasi aumento sarà infatti sobbarcato dal privato”. Tullio Marino (foto in alto) ha inoltre rimarcato come ci vogliano “follia e passione per fare questa opera”. “Per noi oggi – afferma il general manager della New basket -  tuti i piani portano alla realizzazione del palazzetto”. 

Polemica Oggiano-Pinto

Ed è proprio sul fronte finanziario che si apre una diatriba fra il consigliere Massimiliano Oggiano (capogruppo di Fratelli d’Italia) e l’assessore Pinto. Il primo ha infatti chiesto se l’amministrazione comunale non abbia previsto una soluzione alternativa alla costruzione del palaeventi, nel caso in cui la società, alla luce di criticità legate a imprevisti di tipo finanziario, non dovesse riuscire a sostenere l’investimento. Pinto ha risposto con tono risoluto che non è previsto alcun piano B in quanto il palasport “si può fare solo così”. L’assessore ha dunque rinfacciato al consigliere Oggiano di fare del “terrorismo”, rimarcando che le problematiche che si stanno ponendo “le hanno tutti”, ma che il palaeventi si farà. Oggiano dà quindi seguito alla polemica, affermando “che se un domani un consigliere d’opposizione dovesse essere oggetto di minace o insulti ai limiti della denuncia penale, l’assessore Pinto ne sarà moralmente responsabile”. 

Altri aspetti dell’opera

Al netto di questa scaramuccia verbale, dalla società, in risposta a una domanda del consigliere Luciano Loiacono, sono arrivate rassicurazioni su fatto che nel cantiere saranno impiegate maestranze brindisine. Riguardo invece alla possibilità di versare all’amministrazione comunale un canone (questione sollevata dal consigliere comunale Giampaolo D'Onofrio) sempre la New Basket ha chiarito che l’Ati, al posto del versamento di un canone, ha offerto delle migliorie in infrastrutture aggiuntive e in convenzioni con il Comune di Brindisi, che in alcune giornate potrà usufruire della struttura per organizzare degli eventi (e altro ancora). Non si esclude, comunque, che in futuro si possa introdurre anche la corresponsione di un canone. 

Sintonia società-Comune

Complessivamente è emersa grande sintonia fra la New Basket e l’amministrazione comunale. “A tre anni dalla firma del protocollo – dichiara il sindaco – siamo all’ultimo miglio. In altre realtà, dopo tre anni, sono ancora fermi allo studio di fattibilità. Abbiamo lavorato fianco a fianco con la società, diventando un modello nazionale nel rapporto fra pubblico e privato. Stiamo remando nella stessa direzione, superando tante difficoltà. Siamo alla vigilia della prima pietra. E’ stato svolto un grandissimo lavoro in un triennio in cui ci sono stati sconvolgimenti importanti”. 

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