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Majorana, si riparte: nuova sede colorata e banchi con rotelle per tutti

Già da nove anni l'istituto utilizza le sedute oggi richieste dal Miur per garantire il distanziamento sociale tra gli studenti. Avviata la formazione per gli alunni del primo anno, dal 24 settembre quattro giorni in presenza e due a distanza

BRINDISI- Le sedute sono azzurre, gialle, arancioni e verdi, munite di rotelle e tavolini e si abbinano ai colori energici e vivaci dei corridoi e delle aule: ha aperto oggi, agli studenti del primo anno, la nuova sede dell’istituto Ettore Majorana di via Primo Longobardi, nel quartiere Casale, e il preside visionario Salvatore Giuliano ha postato sul proprio profilo facebook, con gioia e soddisfazione, le immagini del nuovo traguardo raggiunto.

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“Negli ultimi tre mesi è stato realizzato un lavoro incessante dall’amministrazione per il trasferimento e per rendere fruibile la nuova sede a tutti gli alunni, dice l’inventore del book in progress che poco ha dormito con il suo staff per terminare una sfida apparentemente impossibile.

“Oggi la nostra nuova sede ha aperto le porte per la formazione rivolta agli alunni del primo anno, prosegue entusiasta chi per primo si è messo in gioco per sostenere le realtà scolastiche più in difficoltà durante il lockdown da Covid-19, formando seimila docenti in tutta Italia nella didattica a distanza.

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“Usiamo queste sedute da circa nove anni proprio perché pensavamo potessero essere uno strumento per promuovere le metodologie didattiche innovative anche, se ovviamente, non basta una seduta a cambiare la didattica, ma ci vogliono studenti e alunni propensi a imparare, specifica il preside Salvatore Giuliano che con l’istituto “E. Majorana” è tra le scuole capofila del movimento “Avanguardie educative” e faro di innovazione nella scuola pubblica italiana.

“Quasi tutte le aule hanno le sedute che il Miur quest’anno ha proposto alle scuole medie inferiori e superiori. Non è un obbligo prenderle, ma una scelta dell’istituto, perché aiuta a far rispettare le distanze tra gli studenti, sottolinea Salvatore Giuliano. Proprio come la scelta di non far andare a scuola i suoi alunni per tutti e sei giorni: “Venerdì si concludono i tre giorni di formazione per il primo anno. Poi proseguiamo con la didattica a distanza e a scuola torneremo il 24 settembre, ma gli studenti verranno quattro giorni in presenza e due a distanza”.

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Dunque, per la scuola che riprende al tempo del coronavirus, si proseguirà con la didattica a distanza “come per i docenti: continueremo a formarci telematicamente perché tutta l’esperienza acquisita in questo periodo possa continuare a trasferirsi con aggiornamenti”.

“I ragazzi sono rispettosi delle regole e hanno dato grande prova di maturità durante il lockdown e oggi. Sarà un anno particolare e impegnativo, ma dobbiamo essere ottimisti consapevoli che ognuno che deve fare la propria parte” conclude il preside visionario Salvatore Giuliano, con ancora il progetto nel cassetto di realizzare un campus nella cittadella della ricerca.

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