Confesercenti: "Non possiamo sostenere ulteriori sacrifici"
La risposta alle dichiarazioni del sindaco Rossi, che ha annunciato nuove restrizioni a causa dei casi di Coronavirus
BRINDISI - "Il sistema economico della città di Brindisi è allo stremo": è il commento della Confesercenti, dopo che il sindaco Riccardo Rossi ha postato sulla sua pagina facebook un commento ai dati epidemiologici relativi al covid 19 e, a fronte di un peggioramento in termini numerici della situazione nel capoluogo, ha ipotizzato “provvedimenti più restrittivi rispetto a quanto previsto con l’ultimo Dpcm”. In un comunicato a firma del presidente Michele Piccirillo, Confesercenti si rivolge al primo cittadino brindisino: "Il sindaco sappia che il sistema economico della città è allo stremo delle forze e non sarebbe nelle condizioni di sostenere ulteriori sacrifici".
L'annuncio del sindaco Rossi
Prosegue il comunicato: "A ciò si aggiunga che un semplice dato numerico non può bastare per giustificare l’assunzione di provvedimenti più duri. I numeri vanno disaggregati per capire dove andare a colpire e poi è necessario attendere il tempo necessario perché le restrizioni già in atto producano eventuali effetti positivi. Del resto, nessuno dimentichi che il Salento è stato – fino a poco tempo addietro – un’isola felice, proprio grazie al senso di responsabilità di tutti i cittadini. Contestiamo, inoltre, il metodo dell’annuncio che il primo cittadino ha voluto utilizzare, generando timori tra la gente che potrebbero risultare ingiustificati".
Da Confesercenti concludono: "Piuttosto, il sindaco faccia sapere che cosa sta facendo per alleggerire la pressione economica su operatori commerciali e sulle famiglie, magari attraverso la immediata sospensione del pagamento dei tributi comunali. Come sempre, comunque, noi siamo pronti a confrontarci per individuare soluzioni condivise tra amministratori e parti sociali. Sarebbe l’occasione per ribadire, ancora una volta, le pressanti richieste di aiuto che giungono da tutto il comparto economico cittadino ed a cui – al momento – nessuno ha fornito risposte".