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Brindisi. L'Ordine degli infermieri dona 3200 mascherine filtranti

La distribuzione ha coinvolto infermieri, Rsa, Comuni e centri socio-sanitari dell’intera provincia

BRINDISI - In linea con il progetto nazionale promosso dalla federazione degli Ordini professionali degli infermieri, anche l'Opi di Brindisi ha provveduto a consegnare in dono numerose mascherine Kn95 (assimilabili alle Ffp2) agli operatori sanitari della provincia. Ben 3.200 mascherine, capaci di filtrare oltre il 92% dei virus e batteri, sono state consegnate a strutture ed enti territoriali che vedono gli infermieri impegnati in prima linea. Pacchi dei preziosi dispositivi di protezione sono stati consegnati partendo dalle molteplici Rsa della provincia, passando per gli infermieri libero professionisti, fino ai centri operativi comunali di Protezione Civile di numerose città, tra le quali Brindisi, San Pietro Vernotico, Cisternino e Villa Castelli, destinate ai volontari che si occupano dei servizi di pronto-spesa e
pronto-farmaco per i nuclei familiari positivi o per gli anziani.

Inoltre, un cospicuo numero di dispositivi di protezione individuale è stato consegnato al servizio di assistenza domiciliare integrata della provincia di Brindisi (che ha in carico ben 1.500 pazienti sul territorio), alle cooperative sociali che si occupano di disabilità ed all'istituto San Raffaele (nelle sedi di Ostuni e Ceglie Messapica). Interessati dalla donazione anche i quattro distretti socio-sanitari
dell'Asl di Brindisi, vero front-office dell'assistenza sanitaria sul territorio, a cui si rivolgono giornalmente centinaia di cittadini. "Dal territorio provinciale è stata accolta con entusiasmo la nostra iniziativa benefica - commenta il presidente dell'Ordine degli infermieri di Brindisi, Antonio Scarpa - e siamo certi di aver contribuito, seppur in piccola parte, alla salvaguardia dei colleghi, del personale sanitario e di tutti gli assistiti presenti nelle varie strutture alle quali ci siamo rivolti". Tutte le città della provincia di Brindisi sono state coinvolte dal progetto benefico, in un'operazione di ricezione delle domande e consegna che ha visto impegnati tutti i membri del direttivo dell'Opi di Brindisi e la sua consulta giovani.

“Sono 3.800 gli infermieri che lavorano per la Asl di Brindisi – dice il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone – e il loro impegno quotidiano è ammirevole. Il ruolo degli infermieri, nel corso degli anni, è completamente cambiato con un’autonomia riconosciuta in tutti i campi della sanità. Nella gestione dell’emergenza in Italia gli infermieri hanno pagato un pesante tributo con più di 40 morti e 12mila contagiati, ma hanno saputo trasmettere ai cittadini le loro qualità professionali e umane. Per celebrare la giornata internazionale, ricordiamo ancora una volta la foto di quella infermiera dell’ospedale Maggiore di Cremona, stremata alla fine di un turno di lavoro. Elena Pagliarini, questo il suo nome, ha poi affrontato e sconfitto il Covid: la sua storia è un esempio concreto di dedizione alla professione infermieristica”.    

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