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Brindisi, tutti al mare? Qualcuno ci prova, ma non si può fare

Primi segnali di "libera tutti" a Brindisi. Bisogna intervenire prima che salti progressivamente il lockdown

BRINDISI – Non abbiamo i Navigli come a Milano, o un lungomare come quello di Bari, ma abbiamo le spiagge. E alcuni brindisini hanno forse male interpretato le disposizioni dell’ultimo decreto del governo, perché stamane hanno affollato alcuni tratti di costa. Si trattava per lo più di nuclei familiari con bambini, ma anche di gruppi di amici. Il lock down non è finito, è stato solo parzialmente modificato, e le regole non consentono ciò che sta accadendo, sia ben chiaro. Altrimenti al mare potremmo andarci tutti, perché è un desiderio comune. Tuttavia ancora non si può, non si può sostare in spiaggia. E qualcuno dovrà prendere provvedimenti altrimenti anche a Brindisi presto potrebbe scattare per emulazione il “libera tutti” mentre il virus è ancora in circolazione e la nostra provincia è seconda in Puglia per percentuale di contagi.

I dati della Prefettura sui controlli

La Prefettura, riguardo i controlli dei giorni scorsi, intanto fa sapere che “dall' 11 marzo 2020 al 08 maggio 2020, sono state controllate 62.631 persone, delle quali 3.500 circa sono state sanzionate per inosservanza delle disposizioni del Governo. Il 5,6% circa delle persone controllate non ha rispettato le limitazioni vigenti, mentre la grande maggioranza, pari al 94,4% circa, è risultata in piena regola. Sono state 41, ad oggi, le persone denunciate per aver rilasciato dichiarazioni mendaci. Inoltre, sono stati controllati 4.184 esercizi commerciali, di cui 68 sanzionati in via amministrativa per il mancato rispetto delle norme. Sono stati intensificati anche i controlli sui mezzi di trasporto (treni e bus) provenienti da fuori regione”.

Quando si può uscire da casa nella Fase 2

Meglio ripassare le disposizioni del governo. Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti, o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati.

Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite.

Gente in spiaggia a Brindisi-2

La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.

L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo Dpcm, restano chiuse. Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto.

L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.

È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.

L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l'attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.

Le eccezioni per pescatori sportivi e raccolta prodotti spontanei della terra

Il presidente della Regione Puglia, di propria iniziativa e con propria ordinanza, ha disposto che i pescatori sportivi (muniti di autocertificazione ma anche del foglio di registrazione rilasciato online da Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali) possono esercitare la propria attività in tutto il territorio regionale, rispettando le regole del distanziamento, e se in barca in numero massimo di due persone. L’8 maggio, Michele Emiliano ha firmato anche un’ordinanza che consente libertà di movimento a raccoglitori di funghi, tartufi (muniti sempre di autocertificazione e patentino ove richiesto) e prodotti spontanei della terra.

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