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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sgomberata l'area dei cantieri navali: ora tocca al nuovo consorzio

L'Autorità di Sistema portuale dopo le vittorie al Tar ha dato corso all'ordinanza, con il supporto della polizia

BRINDISI – È arrivato il giorno della svolta, nell’area dei cantieri Cbs – Damarin. L’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale ha dato seguito, con l’ausilio delle forze dell’ordine, all’ordinanza di sgombero conseguente al contenzioso tra la stessa Adsp e le due aziende.

Dopo di che, la stessa area sarà disponibile per la società subentrante – individuata con un procedimento di evidenza pubblica – il Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo (costituito tra le società Operazione Srl, S&Y Srl e Marine Management&Supplies Srl tutte di Napoli), che nel suo piano industriale per il sito di Brindisi, inviato all’Authority, prevede non solo il riassorbimento della mano d’opera attuale, ma anche incrementi occupazionali.

Sgombero area cantiere Cbs-Damarin (2)-2-2

L’operazione di sgombero è scattata dopo la notifica al presidente dell’Adsp Ugo Patroni Griffi dell’ultima ordinanza del Tar di Lecce, con cui i giudici amministrativi hanno rigettato la richiesta di sospensiva cautelare avanzata dai legali di Cbs-Damarin. Il Tar e il Consiglio di Stato si erano già pronunciati in precedenza, confermando la decadenza dei due società brindisine dalla concessione demaniale marittima. Stamani pertanto un funzionario della sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema portuale ha raggiunto il sito dei cantieri per l’esecuzione dello sgombero, accompagnato da personale della Digos.

La conclusione del contenzioso, aveva sottolineato all’inizio di novembre l’Authority, alla luce di una decisione ad essa favorevole del Tar in sede cautelare, dava via libera allo sgombero e alla riacquisizione dell’area Brindisi, “un passaggio doveroso e fondamentale che tutelerà gli interessi di carattere patrimoniale ed erariale dell’ente, e soprattutto i lavoratori degli ex cantieri che, secondo il piano industriale presentato dal Consorzio, saranno totalmente riassorbiti dal nuovo concessionario”.

Invito dell'authority ai possessori di imbarcazioni

A proposito delle barche rimaste nell'area, l'Autorità di Sistema portuale fa sapere che "tutti i proprietari delle imbarcazioni private depositate presso i suddetti cantieri devono provvedere con urgenza al ritiro delle stesse contattando l’ufficio Demanio di Brindisi di questa Autorità per concordare modalità e tempi del ritiro, fornendo preventivamente idonea documentazione circa l’effettiva titolarità".

La Fiom Cgil: i lavoratori attendono i Tfr da Cbs-Damarin

LA Fiom Cgil di Brindisi, commentando lo sgombero di questa mattina, "auspica la più celere, immediata,  ripresa delle attività produttive del sito cantieristico navale ex Cbs-Damarin, come da accordo sottoscritto in Prefettura con la Task force della Regione Puglia. Accordo attestante il riassorbimento di tutti gli ex lavoratori Cbs-Damarin da parte del subentrante Consorzio cantieri navali del Mediterraneo. Spetta ora all'Autorità portuale il compito di rendere urgentemente disponibili le aree portuali, onde evitare il blocco delle attività produttive con la conseguente cessazione della occupabilità dei lavoratori". 

Lavoratori ex Cbs-Damarin-2

Il sindacato introduce anche un altro aspetto della problematica: "La Fiom Cgil Brindisi per più di un anno ha ricercato strenuamente al tavolo della Task force regionale ed in Prefettura, la possibilità di un accordo con la Cbs-Damarin per la conciliazione del Tfr e delle mensilità pregresse di tutti i lavoratori. Conciliazione che avrebbe permesso la stipula di un un'accordo tra la impresa uscente con quella subentrante. Ma purtroppo nonostante la disponibilità dei lavoratori ad accettare un risarcimento pari al 70% del dovuto, la Cbs-Damarin a tutt'oggi non ha sottoscritto con i lavoratori e la Fiom alcun accordo. La Fiom Brindisi auspica comunque che si possa raggiungere detto accordo tra le parti per la immediata soddisfazione economica ed occupazionale del lavoratori, ed un equo giusto accordo economico tra le aziende".

Articolo aggiornato alle 19.08 del 5 dicembre 2019 (invito ai proprietari di imbarcazioni private)

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