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Diritto all'inclusione digitale e allo studio, contributi per le famiglie in difficoltà

La proposta di legge è stata presentata dal consigliere regionale del Pd, Maurizio Bruno per "aiutare ad acquistare dispositivi tecnologici ai figli”

Questa mattina, mercoledì 9 giugno 2021, il consigliere regionale del Pd, Maurizio Bruno, ha presentato una proposta di legge per chiedere al consiglio regionale di stanziare 500mila euro al fine di supportare le famiglie pugliesi più in difficoltà nell’acquisto del primo dispositivo informatico (smartphone, tablet, pc) ai propri figli. "Non per svago, ovviamente - spiega Bruno - ma per quella pura, inderogabile necessità venuta drammaticamente a galla durante la pandemia. In questi mesi sono stati centinaia di migliaia gli studenti e le studentesse nel nostro paese che non hanno potuto seguire le lezioni in dad perché privi, per motivi soprattutto economici, di questi strumenti ormai fondamentali per la propria istruzione. Ragazze e ragazzi che hanno visto ostacolato in parte o del tutto il loro costituzionale diritto allo studio".

"Non possiamo più permettere che accada nuovamente o che simili iniziative, già assunte dal governo, si arrestino una volta giunte a scadenza - continua il politico di Francavilla Fontana. Dispositivi informatici e connessione veloce non sono più, ormai da tempo, solo degli strumenti per comunicare con gli amici e trascorrere il tempo libero. Sono finestre sul mondo, sono strumenti ormai vitali per qualsiasi attività anche pubblica, inclusa l’istruzione, che avranno sempre più peso con il passare del tempo. E oggi, per uno studente, soprattutto delle superiori, non disporre di tali dispositivi è un po’ come se ai miei tempi non avessimo avuto vocabolari, libri, carta e penna. Non è possibile. Il diritto all’inclusione digitale deve essere realizzato in tutti i modi possibili. Affinché l’istruzione migliore non torni a essere come un tempo un privilegio da benestanti, con le fasce periferiche e più in difficoltà, lasciate indietro. Sono certo che il Consiglio regionale, al di là delle differenze politiche, di colore e di parte, saprà fare propria questa proposta che per il bene di tutti e che mira a realizzare quello che è un diritto di tutti. Il diritto allo studio. E al futuro". 

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