rotate-mobile
Attualità

"Cambiare la storia": i volti di tre donne coraggiose sulla facciata del Museo Ribezzo

Giulietta Capuleti, Franca Viola e Saman Abbas saranno le protagoniste dell'iniziativa, nata per idea della direttrice Emilia Mannozzi

BRINDISI - Il Museo Francesco Ribezzo propone per l’8 marzo - Giornata internazionale della donna, un confronto di immagini fra storia e letteratura. 

Da un’idea di Emilia Mannozzi, direttrice del Polo BiblioMuseale di Brindisi, con il sostegno di 15 Associazioni del territorio, il museo brindisino presenterà per la ricorrenza un banner di 3x2 metri, dal titolo emblematico “Cambiare la storia”. 

Campeggeranno, sulla facciata del museo cittadino, tre volti di donne unite dal coraggio di ribellarsi a una sorte predestinata. Le protagoniste sono Giulietta Capuleti, Franca Viola e Saman Abbas.

Cosa lega queste tre donne? “Le protagoniste sono coraggiose adolescenti che, sicuramente senza la consapevolezza del momento, ma in virtù del loro coraggio, sono state determinanti nel cambiare la storia”, dice Mannozzi.

Con Giulietta Capuleti, Shakespeare esplora vari aspetti dell’amore e della modalità di gestione dello stesso, senza nascondere il suo disappunto per i matrimoni combinati. Un destino a cui i due giovani fidanzati veronesi decideranno di sottrarsi, pagandone le conseguenze più tragiche. Giulietta si ribella alla volontà del padre e muore assurdamente, pur di affermare la sua scelta d’amore.

Franca Viola, invece, fu rapita per 8 giorni e stuprata dall’ex fidanzato per costringerla al matrimonio, in una Sicilia degli anni ‘60 del Novecento, solo perché lei aveva osato lasciarlo. La ragazza però, sostenuta dalla famiglia, lo denunciò e affrontò un lungo processo. 

La storia di Franca fu fondamentale per l’abrogazione, in Italia, della legge sul “matrimonio riparatore”, che trasformava l’aguzzino in marito, per discolparlo dalla sua azione criminosa, e considerava il matrimonio l’unica riparazione per una donna abusata contro la sua volontà.

Il dramma di Alcamo, con la condanna a 11 anni di detenzione per l’ex fidanzato di Franca, portò all’abrogazione dell’articolo 544 del Codice penale. Lo stupro, da reato contro la morale, divenne così un reato contro la persona. 

Il caso di Saman Abbas, purtroppo, non ha avuto lo stesso epilogo. La sua è la storia tragica che nella primavera del 2021 ha visto scomparire, in provincia di Reggio Emilia, una giovanissima ragazza pakistana, assassinata dalla sua stessa famiglia, per essersi rifiutata di acconsentire a un matrimonio “combinato” con un parente molto più grande di lei. Saman, coraggiosa nel difendere la sua scelta d’amore per un ragazzo italiano, ha mobilitato intorno al suo caso l’interesse di numerose associazioni, che oggi combattono al fianco di donne costrette a un matrimonio non desiderato, per renderle libere di scegliere diversamente.

Le parole di Franca Viola sulla paura e sul coraggio, sono il piccolo gesto del Museo nell’incoraggiare tutte le donne che avranno modo di vederlo, e ispirazione alle giovani donne in formazione, nei confronti di queste loro coetanee: “Non ho mai avuto paura, non ho mai camminato voltandomi indietro a guardarmi le spalle. Se non hai paura di morire, muori una volta sola". 

Il banner è sostenuto dalle associazioni sedi di Brindisi: Amici dei Musei, Anpi, Auser, Ctg, Il Curro, Fiab, Fondazione T. Di Giulio, Inner wheel, Io donna, Istituto di cultura salentina, Parsifal, Propeller, Rotary “Valesio”, Unesco, Wg academy.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Cambiare la storia": i volti di tre donne coraggiose sulla facciata del Museo Ribezzo

BrindisiReport è in caricamento