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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cardiologia: il modello organizzativo della Asl Brindisi in un congresso scientifico

L'evento, gratuito e con iscrizione obbligatoria, è rivolto a medici di area interdisciplinare e prevede 4 crediti Ecm

BRINDISI -  “La gestione integrata della cardiopatia ischemica dalla fase acuta alla fase cronica” è il titolo di un congresso scientifico in programma a Brindisi nel pomeriggio del 20 dicembre prossimo a Palazzo Virgilio Hotel. Responsabile scientifico Gianfranco Ignone, direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale Perrino. L'evento, gratuito e con iscrizione obbligatoria, è rivolto a medici di area interdisciplinare e prevede 4 crediti Ecm.

Dopo i saluti del direttore generale della Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone e del presidente dell’Ordine dei Medici, Arturo Oliva, il congresso si svolgerà in tre sessioni scientifiche con relazioni tenute da professionisti dell’azienda sanitaria e specialisti di rilevanza regionale e nazionale.

In occasione del congresso sarà approfondito il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) redatto da un team di cardiologi ospedalieri e territoriali, e fortemente voluto dalla direzione strategica, che la Asl Brindisi ha approvato nel mese di luglio scorso per la gestione della sindrome coronarica acuta e rivascolarizzazione miocardica. Obiettivo del modello adottato è
assicurare continuità nell’assistenza del paziente dalla fase acuta dell’evento fino alla cronicizzazione, tramite il costante coordinamento tra gli specialisti - dai medici del 118, agli ospedalieri e ambulatoriali, al medico di famiglia, per una migliore presa in carico.

“Si tratta di un percorso di assistenza e cura integrato tra ospedale e territorio per pazienti con questa patologia. Malattie come l'infarto miocardico hanno bisogno di un controllo costante del paziente che prosegue dopo le dimissioni con follow up a 30 giorni, 3 mesi, 6 mesi e un anno” spiega il dottor Ignone. Promotrice dell'iniziativa è stata la dottoressa Annapaola Zito, che interviene nella terza sessione del congresso. “Per definire il piano - dice - si è lavorato a stretto contatto anche con i medici di Medicina generale della Asl Michele Lisco e Francesco Legrottaglie, che hanno integrato il team per gli aspetti di propria competenza”.

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