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Carovigno ricorda Salvatore Morelli, ideatore dei diritti delle donne

Nato nella città della "Nzegna" il primo maggio 1824 morì 140 anni fa Pozzuoli (Na), il 22 ottobre 1880

CAROVIGNO - Carovigno ricorda l'anniversario di morte di Salvatore Morelli, pensatore dell’Ottocento, ideatore delle Pari Opportunità, dei diritti della donna, dell’Istruzione pubblica gratuita per tutti e tutte, del Diritto di famiglia e della Laicità dello Stato. Nato a Carovigno il primo maggio 1824 morì 140 anni fa Pozzuoli (Na). 

Il comitato civico cittadino di volontariato “S.Morelli” di Carovigno, insieme all'amministrazione comunale, non potendo organizzare una cerimonia in ricordo del patriota risorgimentale, a causa delle misure di contenimento del covid-19, lo ricorda con una testimonianza sulla sua vita.

Salvatore Morelli nacque a Carovigno, in provincia di Brindisi, il 1 ° maggio 1824, studiò giurisprudenza e si laureò all’Università di Napoli. Mazziniano di ferro, si affiliò alla Giovine Italia. Scontò alcuni anni in carcere per aver bruciato un’immagine di Ferdinando II nella piazza di Carovigno nel 1848 e nel 1851, dopo essere stato accusato di tradimento, venne tradotto dapprima ad Ischia e poi a Ventotene. Nel 1861, a Napoli, pubblicò la sua più importante opera "La Donna e la scienza o la soluzione del problema sociale”, testo anticipatore del femminismo, sette anni prima del saggio "Asservimento delle donne” di Stuart Mill.

Nel 1867 fu eletto deputato al Parlamento e come tale presentò progetti di legge in sicuro anticipo sui tempi come la cremazione, il divieto di insegnamento religioso nelle scuole, l’istruzione pubblica, la parità di diritti tra figli legittimi e naturali, tra moglie e marito e la possibilità del divorzio. Il 18 giugno del 1867 Morelli presentava alla Camera tre disegni di legge, il secondo dei quali, per la reintegrazione giuridica della donna, proponeva di riconoscere alle donne parità di diritti civili e politici; proponeva il riconoscimento del valore nazionale della maternità, con il conferimento di onori, diritto di voto, accesso alle cariche pubbliche e pensioni.

Morelli fu deputato per quattro legislature e sedeva in Parlamento nei banchi dell’opposizione della Sinistra storica radicale dell’epoca. L’ otto marzo del 1880, per l’ennesima volta, presenta ed illustra in Parlamento la sua proposta di legge sul divorzio. Politicamente ormai emarginato e deriso per le sue idee considerate ”folli”, ai suoi tempi, sia dal potere civile che da quello religioso, come anche dai benpensanti dell’epoca, la sua esistenza fu definita sognatrice, come tutte le esistenze legate al trionfo di un principio morale, ma egli rimase saldamente legato ai suoi convincimenti ed ai suoi principi.

L’ aver posto la centralità della questione della donna, dei diritti e quella della laicità e della scuola, gli procurò l’apprezzamento e l’incoraggiamento di grandi uomini politici e di cultura del suo tempo: Mazzini, Garibaldi, Mozzoni, Stuart Mill, Victor Hugo. Morelli malato e ridotto alla fame (all’epoca non esisteva l’indennità per i Parlamentari come oggi) per i suoi principi morì a Pozzuoli (Na) in una camera d’albergo il 22 ottobre del 1880.

Le donne e gli uomini del comitato civico cittadino di volontariato “S.Morelli” di Carovigno, per non dimenticare, vogliono ricordare, riabilitare e dedicare il 22 ottobre 2020, in occasione del 140° anniversario della morte, al grande sognatore, pensatore ed emancipatore Salvatore Morelli, personaggio di grande spessore morale e culturale. Questo è il nostro omaggio, in tempo di Covid-19, dedicato all’illustre concittadino carovignese Salvatore Morelli, personaggio storico dell’ottocento, che tutti avrebbero voluto dare i natali e vorrebbero avere nel proprio paese.

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