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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Caso monopattini, troppi utenti non rispettano il codice della strada"

Per Aduc occorre far rispettare le leggi esistenti: "Le Amministrazioni non fanno o fanno poco, per vari motivi"

Dopo alcuni casi di cronaca, incidenti mortali, Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori) interviene sul tema dei monopattini, invitando le autorità a far rispettare le leggi esistenti e gli utenti a rispettare il codice della strada. Aduc si interroga sul casco anche per i maggiorenni, spiegando che "le leggi regionali e quelle comunali che obbligano il casco anche ai maggiorenni [sono] tutte illecite perché è materia nazionale, codice della strada". Aduc fa inoltre notare "l'urgenza di fronte ad alcuni incidenti che forse col casco avrebbero potuto non essere mortali. I recenti incidenti mortali di Sesto San Giovanni e Firenze che, con forte impatto mediatico, reclamano interventi del legislatore. Che, al momento, sembra impantanato tra commissioni e norme che accontentino produttori, amministratori, utenti, opinione pubblica; pantano in cui, nuotando a vista, si ipotizza anche l'obbligo sul mezzo delle frecce direzionali".

Aduc, al di là dei casi di cronaca, fa notare le intemperanze di molti utenti: "Monopattini condotti contromano; sui marciapiedi; nelle corsie preferenziali e in zone di divieto di circolazione; parcheggi dove capita (coi disabili che giustamente protestano per barriere a caso e rimosse solo da qualche gentile passante); uso del mezzo da due persone; guida con bagaglio eccessivo e sbilanciante, minando sicurezza di conduttori e utenti della strada; guida con cuffie che diffondono musica o collegano al telefonino; minorenni senza casco;  etc. Un contesto in cui pesa come un macigno la mancanza di educazione civica da parte degli utenti, e conseguente 'maleducazione' stradale e urbana".

Per Aduc, riguardo i monopattini, non servono "chissà quali leggi speciali, ma solo il rispetto del codice della strada". Aduc chiosa aggiungendo che probabilmente "le Amministrazioni non fanno o fanno poco, per vari motivi, non secondario quello della mancanza di vigili alla bisogna, nonché per l'abitudine degli agenti esistenti a non far caso più di tanto a questa caterva di violazioni del codice della strada. Eppure questo è il prezzo in più da pagare per la mobilità sostenibile, prezzo che i sindaci non pagano. E, anche per rispondere al richiamo dell’opinione pubblica preoccupata, sostituiscono con ordinanze illecite sull'obbligo del casco (e relativo Tar che poi boccia, e tutti pagano). Insomma, come spesso accade in molti ambiti, il problema è che non vengono applicate e fatte rispettare le regole, che già ci sono. Che se così fosse, forse non staremmo qui a dibattere di caschi (come non si dibatte di caschi per le biciclette)".

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