Ceglie Messapica. Arrivati i primi sei pazienti nel post Covid
Le prime due ambulanze hanno atteso un'ora e mezza prima di poter lasciare i degenti nel reparto dove non era ancora tutto pronto
CEGLIE MESSAPICA - Sono arrivate poco dopo mezzogiorno le due ambulanze con i primi due pazienti trasferiti nel reparto post acuzie per malati Covid allestito nell'ospedale di Ceglie Messapica. La seconda ambuanza è arrivata, invece, poco dopo le 16,30 con altri pazienti per un totale di sei. Le prime due ambulanze hanno atteso un'ora e mezza prima di entrare. Anche i carabinieri sono stati allertati per questo ritardo ma non è stato necessario il loro intervento perchè intorno alle ore 15 le due persone hanno raggiunto il secondo piano, dove la Asl ha disposto 12 posti letto per post acuzie, ovvero per coloro che hanno superato la fase critica del coronavirus e per i quali sarà necessario effettuare sia il secondo che il terzo tampone.
Nel reparto ha già preso servizio un medico cegliese che nei giorni scorsi, insieme ad altri colleghi, aveva dato la propria disponibilità ad occuparsi di questi degenti. Questa mattina il dottore Pietro Gatti, medico internista ed oncologo, responsabile del reparto Covid del Perrino di Brindisi, ha istruito il personale sul corretto utilizzo dei Dpi nonchè sulla gestione dei pazienti. Lo stesso Gatti, infatti, si reca al San centro Raffaele per monitorare i pazienti risultati positivi al virus. Il monitoraggio degli stessi pazienti spetterebbe anche all'infettivologa Emanuela Ciracì.
Per giungere in reparto, intanto, è stato creato un percorso dedicato: i pazienti entrano lateralmente, vicono all'ex laboratorio analisi, percorrono il corridoio che costeggia il Cup (spostato al secondo piano) di fronte al quale c'è l'ascensore che porta al reparto, mentre i parenti dei post Covid nonchè tutta l'utenza accederanno ai reparti scala centrale usufruendo di altri ascensori e altri accessi. I familiari dei degenti potranno comunicare attraverso un video citofono installato all'esterno del reparto.
Al momento risulterebbero, secondo indiscrezioni, lamentele sui turni degli operatori delle pulizie all'interno del reparto. I dieci operatori della Sanitaservice potrebbero effettuare un turno settimanale a testa, due per volta, ma si starebbe optando per il sorteggio di soli due operatori destinati esclusivamente a quel reparto. Altri medici del nosocomio, infatti, avrebbero sollevato il problema di possibili contagi visto che i dieci addetti alle pulizie servono l'intero ospedale, compresi il punto di primo intervento e sale operatorie. Intanto nei prossimi giorni, al terzo piano dell'ospedale, saranno effettuati gli interventi di Picc e Port-a-cath, ovvero i dispositivi necessari per chi effettua terapie oncologiche.