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Martedì, 23 Aprile 2024
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San Raffaele, cambiano le modalità di accesso: Dh pediatrico a rischio chiusura

Il centro, aperto nel 2000, è frequentato da una cinquantina di bambini e bambine con varie disabilità dello sviluppo che arrivano dalle province di Brindisi, Taranto e Bari

CEGLIE MESSAPICA - Rischia di chiudere per un "cavillo burocratico" il day hospital pediatrico dell'istituto San Raffaele di Ceglie Messapica che, al momento, ha in cura 56 tra bambini e adolescenti con varie disabilità dello sviluppo (neuro-motorie, neuro-psicologiche e comunicativo relazionali a supporto dell’autonomia personale) che arrivano dalle province di Brindisi, Taranto e Bari. Il motivo sarebbe legato alla modifica delle modalità di accesso riscontrate dal nuovo organismo Uvar di Brindisi (Unità Valutazione Appropriatezza Ricoveri) che ha decretato l’azzeramento e l’annullamento della validità delle precedenti modalità, affermando che la competenza di prescrizione è solo ed esclusivamente del medico specialista fisiatra dell’Asl del territorio di appartenenza

I tempi di attesa per poter effettuare visite specialistiche nelle Asl, però, sono molto lunghi e, quindi, se entro il 30 giugno prossimo le famiglie non avranno la nuova prescrizione del fisiatra esclusivamente e categoricamente della Asl di provenienza, non potranno più accedere al servizio e di conseguenza il dh pediatrico sarà destinato a chiudere. Ipotesi, però, scongiurata nella giornata di mercoledì dopo la riunione con la direzione aziendale, sanitaria ed il personale. 

Tra le ipotesi "tampone" ci sarebbe la possibilità di continuare il servizio con la richiesta e la prescrizione fatta dai pediatri di riferimento o, eventualmente, una "corsia preferenziale" per gli utenti già serviti, di accedere alle visite specialistiche dei fisiatri.  Ancora, successivamente, una determina regionale che modifichi le linee guida della Regione Puglia sulla riabilitazione pediatrica non equiparandola a quella degli adulti e dando mandato al pediatra di base, riconosciuto dal loro contratto nazionale medico specialista, competente per lo sviluppo complessivo dell’infante e dell’adolescente di relazionare e prescrivere riabilitazione in day hospital.

Sulla vicenda,  i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli e Renato Perrini, hanno presentato un'interrogazione  all’assessore alla Sanità, Rocco Palese, "per sapere quali misure si intendono mettere in atto per garantire nell’immediato la continuità all’accesso in trattamento in Day Hospital". 

Le attività del dh Pediatrico

L’obbiettivo è l’intervento riabilitativo precoce multidisciplinare dei bambini con le varie disabilità dello sviluppo che si associa al sostegno alle famiglie, avvalendosi, inoltre, di supervisione medica, pediatrica e fisiatrica per la rivalutazione diagnostica e dell’evoluzione del bambino e delle eventuali indicazioni ed approfondimenti medici specialistici, se indicati. Gli interventi previsti sono multidisciplinari e multi-specialistici.

All’arrivo del bambino, dopo la raccolta anamnestica e la valutazione clinica, si redige un piano riabilitativo e un successivo progetto condiviso con la famiglia, con la revisione dello stesso ogni sei mesi o annualmente adeguandolo alle abilità acquisite.
Importante è la presenza e la collaborazione delle famiglie a cui viene offerto adeguato sostegno con l’impegno di collaborazione e la visione positiva del bambino. Altro elemento importante è il rapporto con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, le associazioni del tempo libero (scout, centri sportivi, centri giovanili).

Il servizio in day hospital prevede e attua interventi multidisciplinari: logopedia, intervento specifico per disturbi specifici di apprendimento, attività motoria e psicomotricità, inoculazione tossina botulinica, rx, eeg, visite specialistiche, sostegno alla genitorialità, percorso psicologico e psicoterapeutico, idrokinesiterapia e palestra robotica (al momento sospesa per emergenza Covid-19).
 

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