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Si è spento Mario Bettini, la Cgil saluta l'ex segretario bolognese

E' deceduto ieri, venerdì 22 gennaio, a 81 anni, a Ceglie Messapica dove si era stabilito circa vent'anni fa

CEGLIE MESSAPICA - Si è spento a 81 anni a Ceglie Messapica, dove viveva da oltre vent'anni, Mario Bettini, già segretario generale della Camera del lavoro di Bologna. Operaio specializzato della Sasib, protagonista delle vertenze del 1967 e 1968 nella sua fabbrica, Bettini fu componente del Partito comunista italiano e venne eletto in consiglio comunale a Bologna nei primi anni '70 fra le fila di quel partito.

Segretario territoriale della Fillea-Cgil, categoria degli edili, dal 1976 al 1981, anno in cui fu eletto segretario della Cgil di Bologna. Molto vicino a Lama e Trentin, Bettini rimase segretario fino al 1986. Dopo il ritiro dalla vita politica e sindacale a Bologna, scelse di trasferirsi in Puglia dove continuò la sua attività nello Spi-Cgil, sindacato dei pensionati. 

Le parole di Alfiero Grandi, politico e sindacalista

Quando si condivide oltre mezzo secolo di scelte con una persona, di più con un compagno è molto difficile pensare che è morto. Con Mario Bettini è così. Mi ha sempre rimproverato scherzosamente di essere responsabile di averlo trascinato in un impegno prima politico nel Pci, poi nella Cgil, da cui non è più uscito. Operaio specializzato della Sasib nel 1968 diventò protagonista delle lotte operaie nella sua fabbrica insieme ad un altro gruppo di giovani che riuscirono a dare una svolta ad una fabbrica duramente colpita dai licenziamenti e dai reparti confino. Questo gruppo, insieme ad altri, diventò interlocutore del Pci, il partito di riferimento e della Fiom, sindacato a cui erano legatissimi, diretto all'epoca da Claudio Sabattini.

Generosi, coraggiosi, disinteressati sapevano trasformare gli incontri con dirigenti che apprezzavano in confronti alla pari e questo in particolare era dovuto alla personalità di Mario che era il punto di riferimento del gruppo. Lavorammo insieme, dalla Fgci aiutavo la preparazione del giornalino aziendale a cui Mario teneva molto, quando passai a dirigere la commissione operaia della federazione accettò il distacco - era stato eletto consigliere comunale - per fare il funzionario a tempo pieno del Pci. Entrò nel Comitato centrale del Pci. Abbiamo lavorato insieme come funzionari del Pci, poi della Cgil quando cambiò la fase politica a Bologna, lui diventò segretario prima degli edili poi della Camera del Lavoro, mentre lo ero della Cgil regionale.

Poi le strade diventarono in parte diverse ma la stima profonda e l'amicizia sono restate sempre le stesse. Molti anni fa decise di trasferirsi con la sua compagna a Ceglie Messapica e gli capitò la stranezza che gli chiesero di fare il segretario dello Spi di Brindisi. Finì con il farlo per 8 anni confermando la grande passione per l'impegno politico e sindacale. Lascia tutti noi più soli, mancherà a quanti l'hanno conosciuto e hanno lavorato con lui.

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