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Martedì, 19 Marzo 2024
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Scoperta una nuova grotta naturale con fossili di rudiste

La cavità carsica, per la quale sono stati interessati alcuni paleontologi e informata la Soprintendenza, è ubicata in un’area boschiva in località Masseria Monaci, tra Ceglie Messapica e Martina Franca

CEGLIE MESSAPICA - Una nuova grotta carsica è stata scoperta a Ceglie Messapica, al limite con il territorio di Martina Franca, grazie agli speleologi locali dello “Speleocem” diretti da Vito Amico e quelli dell’Alto Salento presieduto da Silvio Laddomada. La cavità carsica, per la quale sono stati interessati alcuni paleontologi e informata la Soprintendenza, è ubicata, in particolare, in un’area boschiva in località Masseria Monaci con un ingresso che si apre improvvisamente a livello del suolo e sprofonda in una stanza dalla forma semicircolare. Un dromos naturale permette comunque di scivolare agevolmente all’interno della cavità.

GROTTA CEGLIE 2-2

"La roccia affiorante appartiene alla formazione del calcare di Altamura del Cretaceo superiore, come spiegano gli speleologi - e la successione risulta essere costituita da strati e banchi di calcari con molti frammenti di rudiste. Durante il Cretaceo le rudiste costituirono un gruppo di molluschi bivalvi che colonizzarono pressoché tutti gli habitat costieri della Tetide. Verso la fine del Mesozoico, in uno stadio avanzato della loro evoluzione, alcune specie svilupparono un modo di vita tale da costituire, in ambienti litorali aperti, dei corpi elevati rispetto al fondo marino, formati da fitti gruppi di gusci disposti in modo tale da resistere al moto ondoso. Per certi versi, queste strutture risultano analoghe agli attuali corpi di scogliera formati da coralli e alghe incrostanti".

GROTTA CEGLIE 4 RILIEVO-2

Il rilevamento topografico e i dati necessari affinché la cavità possa subito essere inserita nell’elenco catastale delle grotte naturali della Regione Puglia sono stati completati dagli speleologi Vito Amico, Silvio Laddomada e Antonio Conserva. Il territorio di Ceglie Messapica vanta 55 grotte naturali catastate, ed è uno dei più importanti territori per la fenomenologia carsica e speleologica dell’Alto Salento. Sono note al pubblico, soprattutto, le grotte di Montevicoli, la grotta delle Jene ( i cui reperti si trovano esposti nel museo archeologico comunale) e la grotta di San Michele che ancora conserva pregevoli affreschi medievali tra cui spicca una “Madonna Orante”, probabilmente la più antica di Puglia scoperta in una cavità naturale, e dove recentemente sono stati censiti numerose iscrizioni devozionali graffite sulle pareti di calcite che hanno attirato l’attenzione di specialisti paleografi di fama nazionale dell’Università di Chieti.

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