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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cisl Fns: “Carcere non più contenitore, ma luogo di lavoro sicuro”

Il sindacato ha incontrato il sottosegretario alla Giustizia, Anna Macina, durante la sua visita presso la casa circondariale di Brindisi

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Cisl Nfs a firma del segretario generale Crescenzo Lumieri, su un incontro con l’onorevole Anna Macina, sottosegretaria al Ministero della giustizia con delega al trattamento e all’esecuzione penale esterna, avvenuto venerdì (10 settembre) presso il carcere di Brindisi- 

La Cisl Fns di Puglia e la segreteria territoriale Taranto/Brindisi, dopo la visita nell’Istituto Penitenziario di Brindisi ha incontrato l’onorevole Anna macina, sottosegretaria al Ministero della giustizia con delega al trattamento e all’esecuzione penale esterna. L’incontro “costruttivo” ha trattato diverse criticità del pianeta carcere ed è stato molto interessante lo scambio di vedute che, con atti già inviati all’Onorevole e che invieremo in seguito: metteremo in cantiere una serie di osservazioni utili a migliorare le situazioni di detenzione dei reclusi e la vivibilità lavorativa del Personale di Polizia Penitenziaria, messa a dura prova da strutture non più idonee all’espiazione delle pene, come sancito dalla sentenza Torregiani, tenuto conto del gravissimo affollamento esistente negli Istituti Penitenziari della nazione ma, soprattutto, negli Istituti della Puglia. 

Nel richiamare la ferma posizione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per i recenti episodi di incidenti sui luoghi di lavoro avvenuti sul territorio nazionale, la Cisl Fsn Puglia auspica identica solerzia per i recentissimi fatti di cronaca avvenuti negli Istituti della regione ed in particolare negli Istituti di Brindisi e Trani e, gradirebbe l’interessamento dell’Onorevole Macina e del Ministro della Giustizia Marta Cartabia, a favore dell’annosa ed ormai cronica difficoltà in cui opera il Personale di Polizia Penitenziaria per un sistema che ormai è fuori controllo. 

Nello scorso mese di agosto l’Istituto Brindisino è stato teatro di gravissimi episodi di violenza, sia sulle persone che sulle cose. Come Cisl Fns non possiamo che stigmatizzare il gravissimo ferimento con arma da taglio rudimentale, dell’Ispettore della Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto italiano; allo stesso modo stigmatizziamo gli episodi violenti messi in atto da alcuni detenuti che hanno messo in risalto l’inadeguatezza della struttura carceraria brindisina e i sistemi di contenimento (cancelli delle camere detentive) che, per l’assenza di idonei sistemi di ricambio d’aria, in caso di incendio (mancanza di finestre nei corridoi di alcuni reparti) provocherebbero gravi conseguenze per la sicurezza. 

Per la Cisl Fns è indispensabile affrontare alla radice il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro proponendo una profonda riflessione di intervento, soprattutto per le tematiche di natura tecnico/strutturale e per l’improcrastinabile esigenza di individuare protocolli operativi per la Polizia Penitenziaria, idonei a scongiurare, definitivamente e nel rispetto delle norme, quegli episodi di violenza che riempiono, ormai da tempo, le prime pagine delle cronache nazionali.  Di recente l’On. Rita Bernardini ha fatto visita al penitenziario brindisino e, dati alla mano, ha precisato che l’Istituto soffre di una percentuale di sovraffollamento tale da non poter garantire il  mandato istituzionale della pena. Infatti, la capienza regolamentare è di 114 detenuti contro una presenza di 185.  Analoga situazione si registra in tutti gli Istituti di pena della regione.  Per questo motivo la Cisl Fns ribadisce la necessità di non avere più carceri “contenitore” ma luoghi di lavoro sicuri nel rispetto delle norme penitenziarie e di sicurezza, per tutti gli operatori penitenziari.

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