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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Aziende decimate e lavoratori dimezzati, servono politiche di sviluppo locale"

Nota a firma del presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo, indirizzata al Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni

BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo, indirizzata al Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni.


Le imprese del commercio, del turismo e della ristorazione sono state certamente le più colpite dai due anni di pandemia. Fortissime sono le preoccupazioni che, questa delicatissima fase di lento “ritorno alla normalità” determini la chiusura di moltissime attività e, di conseguenza, la perdita di tanti posti di lavoro autonomo e dipendente. L’inizio dell’anno è stato, infatti, caratterizzato dalla crescita esponenziale dei costi energetici e, di conseguenza, di tutti i prodotti. Il 2022 avrebbe dovuto portare ad una ripresa dei consumi delle famiglie dopo la pesante riduzione del biennio precedente, con la crescita del potere d’acquisto legato al progressivo miglioramento della capacità di convivenza con il virus ed al rafforzamento della domanda di lavoro.

Invece nel giro di pochi mesi il quadro per i consumatori è drasticamente cambiato. La speranza di recuperare i livelli di consumo del periodo pre-crisi si fa sempre più lontana e con essa la possibilità di restituire equilibrio alle imprese. In provincia di Brindisi nell’anno 2021 risultavano attive 9.768 imprese commerciali con 22.313 addetti e 2.696 imprese del turismo e della ristorazione con 10.921 addetti. Un totale di 12.464 imprese commerciali, del turismo e della ristorazione che danno lavoro e reddito a ben 33.234 addetti La situazione che si è appalesata con l'epidemia sta decimando le aziende e ridimensionando il numero degli addetti. La situazione è divenuta drammatica e richiede interventi di sostegno a livello nazionale che devono, però, essere accompagnati da politiche di sviluppo locale.

A livello nazionale ci aspettiamo interventi in materia di lavoro, in relazione ad un ulteriore utilizzo di ammortizzatori sociali, mentre in materia fiscale chiediamo fondi per le attività che sono state chiuse o hanno registrato pesanti perdite, crediti di imposta sulle giacenze di magazzino per il settore tessile e per le imprese turistiche in relazione ai canoni di locazione. Una particolare attenzione ci auguriamo venga posta alla necessità di confermare la moratoria straordinaria dei
prestiti e delle linee di credito per le micro e piccole imprese. Ma il vasto sistema di imprese che rappresentiamo si attende anche grande attenzione dalle decisioni che saranno assunte a livello locale, a partire dal contratto istituzionale di sviluppo Cis e dal Pnrr. In primo luogo si domanda alle istituzioni locali di ascoltare e coinvolgere nei processi decisionali tutte le rappresentanze dei sistemi di imprese. Per quanto specificamente riguarda il Cis,in riferimento alle informazioni apprese dai media, auspichiamo un forte coordinamento degli interventi da realizzare lungo la costa dai tanti comuni coinvolti.

Così come ci auguriamo che tali interventi tengano conto della necessità di creare condizioni di crescita del sistema delle imprese, a partire da quelle del turismo. È infatti necessario che si riservino le giuste attenzioni tanto alla imprescindibile tutela dell’ambiente quanto alla crescita di infrastrutture e servizi necessari alle imprese del turismo e del commercio per crescere e creare posti di lavoro (viabilità, reti idriche e fognarie, aree di sosta, interventi di riqualificazione urbana con particolare riferimento ai centri storici ed alle aree commerciali). Il Pnrr ha confermato la necessità che gli enti locali recuperino i ritardi in materia di pianificazione urbanistica e di progettazione. La cantierabilità è elemento essenziale di accesso ai fondi del piano, così come la piena disponibilità di strumenti di governo del territorio (pug, piani coste eccetera) e la certezza dei tempi tecnici di risposta costituiscono elementi essenziali per consentire gli investimenti imprenditoriali.

Il confronto tra le amministrazioni locali e le rappresentanze sociali e delle imprese, deve avere carattere di continuità per garantire che si creino finalmente le condizioni complessive dello sviluppo. Un ultimo riferimento alla necessità di coesione nella interlocuzione forte e determinata con il governo affinché nel Cis si possano individuare ulteriori aree di intervento e maggiori risorse, al fine di incidere veramente sui gravi ritardi e sulle debolezze della economia della
provincia di Brindisi. Confidando nel Suo sollecito intervento, porgo un cordiale saluto

Michele Piccirillo, presidente Confesercenti Brindisi

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