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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giorno dell'Unità e delle Forze armate: conferite 10 onorificenze a Brindisi

Cerimonia in piazza Santa Teresa con deposizione della corona d'alloro ai piedi del Monumenti ai caduti di tutte le guerre

BRINDISI - Si è svolta questa mattina, giovedì 4 novembre, in piazza Santa Teresa, la cerimonia commemorativa per il Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate. La cerimonia è stata organizzata dalla Prefettura di Brindisi e dal presidio della Marina Militare in collaborazione con il Comune, l’Ufficio scolastico provinciale e le Forze dell’ordine. Nel corso della cerimonia, che ha visto il contributo musicale degli studenti del Liceo “Giustino Durano” di Brindisi, sono state consegnate, alla presenza delle autorità civili e militari, le Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana conferite dal Capo dello Stato a dieci cittadini della provincia di Brindisi che si sono distinti in vari ambiti dando lustro al territorio brindisino. La manifestazione è stata aperta dalla cerimonia dell’alzabandiera e dalla deposizione di una corona ai piedi del Monumento ai Caduti da parte del prefetto di Brindisi, dottoressa Carolina Bellantoni, e delle autorità civili e militari. Dopo la Preghiera per i Caduti, la corona è stata benedetta dal cappellano militare del distaccamento aeroportuale di Brindisi. È stata poi data lettura del Messaggio del Capo di Stato Maggiore della Difesa e del Capo dello Stato. 

La cerimonia è quindi proseguita con l’intervento del Comandante della Brigata Marina San Marco e del Presidio Militare di Brindisi, contrammiraglio Luca Anconelli, che ha rivolto il suo pensiero a tutti coloro che con o senza uniforme combatterono e si immolarono per l’indipendenza e la libertà. “Che la loro memoria ci sia di insegnamento per il futuro, per essere fieri ed esserne eredi”, afferma Anconelli. “Con l’ingresso delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste dopo quasi tre anni e mezzo di duri combattimenti, il 4 novembre del 1918 terminava quella che venne definita allora la Grande Guerra. Oggi a distanza di 103 anni il nostro Paese affronta un nuovo nemico, invisibile e altrettanto letale”. Anconelli evidenzia poi come la nostra storia ci abbia insegnato che per vincere è necessaria l’unità nazionale e di intenti, nonché l’impegno di tutti gli uomini e le donne di questo Paese. “Le Forze armate”, conclude, “sempre si sono prodigate in prima linea a supporto dei nostri connazionali e dei nostri medici, infermieri e degli operatori sanitari. E continueremo a farlo in stretta collaborazione con le altre amministrazioni dello Stato, uniti al servizio del nostro Paese”. 

Giorno dell'unità e delle forze armate: la consegna delle onorificenze (foto Barbara Moramarco)

Dopo il Comandante della Brigata Marina San Marco, è intervenuto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. “Il 4 novembre è la giornata dedicata alle nostre Forze armate, all’Unità dell’Italia. È la giornata in cui vogliamo ricordare tutti i caduti in guerra, chi ha sacrificato la propria vita per gli ideali di libertà che hanno portato all’Italia unita al termine di un lungo Risorgimento che anche simbolicamente trova la sua conclusione nel 4 novembre”. Il sindaco si sofferma quindi sui venti difficili mesi della fase pandemica: “Sono stati venti mesi in cui abbiamo apprezzato la generosità e il senso di sacrificio degli uomini e delle donne delle nostre Forze armate nel combattere un nemico invisibile, esposti al contagio, a rischio della propria salute e quella dei propri cari”. Rossi ha, infine, evidenziato come la pandemia abbia anche disvelato profonde crepe nelle politiche economiche e sociali europee e italiane. 

“Questa importante ricorrenza riporta alla nostra memoria la battaglia di Vittorio Veneto che proprio il 4 novembre del 1918 segnò la fine della prima guerra mondiale, qualificatasi, perché detta “La Grande Guerra” fin dall’inizio come un conflitto moderno, di enorme portata, ma di altrettante inimmaginabili dolorose conseguenze”, afferma il Prefetto Carolina Bellantoni. Nel suo intervento il prefetto ha evidenziato come il primo conflitto mondiale sia stato anche una guerra di trincea durante la quale i giovani soldati provenienti da ogni parte del Paese furono esposti ad ogni tipo di sacrificio, anche nelle zone più impervie della nazione. “Intere famiglie avevano visto partire per il fronte figli, fratelli, mariti, che fino a poco prima avevano dedicato la loro esistenza al duro lavoro dei campi in una Italia ancora agricola e rurale, poco avvezza alla modernità e ai repentini cambiamenti. Anche Brindisi aveva offerto il suo importante contributo tanto da meritare il conferimento della Croce di Guerra e il titolo di “Brindisi la fedele” . La dottoressa Bellantoni ha quindi ricordato come Brindisi abbia svolto il compito di sentinella dell’Adriatico, come fu la principale base operativa della Marina Militare Italiana e come da Brindisi mossero grandi operazioni. “Su tutte si ricorda il salvataggio dell’esercito serbo”, afferma. “La festa del 4 novembre”, conclude, “non è però solo memoria del passato. Essa è oggi l’occasione per riconoscere il sacrificio e i meriti dei nostri militari che hanno operato spesso perdendo la vita in tutti i conflitti che sono storicamente seguiti alla Grande Guerra, non ultimi coloro che oggi sono impegnati in numerose missioni di pace nelle aree calde del mondo dove da sempre le nostre forze armate si distinguono per grandi qualità umane e professionali ispirate al rispetto dei nostri valori democratici”.

Le onorificenze

Al termine dell’intervento del Prefetto di Brindisi sono state conferite le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana riconosciute dal Capo dello Stato. A consegnarle, il prefetto Bellantoni, il vicesindaco di Francavilla Fontana, Maria Passaro, il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, il vicepresidente della Provincia, Giuseppe Pace, il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria e il vicesindaco di Mesagne, Giuseppe Semeraro.

Ad aver ricevuto l’onorificenza di Commendatore è stato il signor Damiano Dell’Aquila, dipendente civile del Ministero della Difesa in pensione. Tre sono stati invece i cittadini che hanno ricevuto l’onorificenza di Ufficiale: il professor Giacomo Carito, presidente della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia; il Brigadiere Cosimo Di Noi, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso il Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari; il Maggiore Fabio Bonaventura Incalza, ufficiale dell’Aeronautica Militare in servizio presso l’Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa, in qualità di Capo dell’undicesima sezione, quinto reparto. 

Ad aver ricevuto l’onorificenza di Cavaliere sono stati sei cittadini: il Maresciallo Maggiore Giovanni Corvino, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi; il Capitano Massimo Graziano, ufficiale in servizio presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi; il signor Cosimo Tasso, ispettore antincendi in servizio presso il Comando Provinciale del Corpo dei Vigili del Fuoco di Brindisi; il Maresciallo Capo Alberto De Vita, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, già Comandante della stazione Carabinieri di Pezze di Greco, attualmente in servizio presso il Comando Carabinieri di Bari; il signor Luciano Murat, operatore turistico in pensione; e il signor Giovanni Rubino, pensionato. 

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