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"Sovrainnesti subito anche nella Piana degli Ulivi monumentali"

L'area è inclusa nel piano governativo anti-Xylella, ma è di fatto esclusa perché non ancora zona-cuscinetto

FASANO – Non estendere la sperimentazione del sovrainnesto di cultivar resistenti al batterio alle cultivar di ulivo esistenti minacciate dalla  Xylella nella Piana degli Ulivi monumentali, è da irresponsabili. Lo ha detto il presidente del Parco regionale delle Dune costiere, Enzo Lavarra, al convegno di Fasano organizzato dalla stessa direzione del parco assieme ai Gal Valle d’Itria e Alto Salento 2020, svoltosi il 21 novembre nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano.

“Salviamo la Piana dei Monumentali. Contro la Xylella, sovrainnesto, prevenzione e rigenerazione” è stato questo il tema di un incontro pubblico, cui ha partecipato il professore Donato Boscia, fioropatologo di fama internazionale (del quale BrindisiReport ha pubblicato un’intervista nei mesi scorsi), dirigente di ricerca presso l’Istituto per la Protezione sostenibile delle Piante - Cnr Bari.

Boscia ha portato alla vasta platea, composta da imprenditori agricoli, imprenditori agrituristici, imprenditori turistici, rappresentanti delle organizzazioni di categoria, e tantissimi cittadini, gli ultimi aggiornamenti in materia di Xylella e delle attività scientifiche che il Cnr sta compiendo ormai da diversi anni.  A seguire sono intervenuti a portare dei contributi alla discussione i rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole e delle associazioni.

convegno su xyella e piana ulivi monumentali a fasano (2)-2

Sono intervenuti Adriano Abate, direttore provinciale di Confagricoltura Brindisi, Filippo Angelini De Miccolis, presidente provinciale di Coldiretti Brindisi, Piero De Padova, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Brindisi-Taranto, Marco Dipierdomenico, presidente di Aipop, e Carmela Riccardi, presidente del Libero Comitato Anti-Xylella.

Le conclusioni sono state tracciate dall’on. Giuseppe L’Abbate, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, che ha assicurato l’impegno del governo nazionale nel sostegno alla ricerca e alle imprese agricole, confermando anche lo stanziamento dei 300 milioni di euro per affrontare la emergenza Xylella,

“La minaccia distruttiva incombe su un patrimonio unico – ha dichiarato nel corso dell’incontro il presidente del Parco delle Dune costiere, on. Enzo Lavarra -. La consapevolezza della gravità della situazione non deve portare alla resa, al contrario ad una azione di sistema del territorio verso le istituzioni. Parco, Gal e Comuni della Piana, insieme alle organizzazioni professionali e ai ricercatori, chiedono la piena e urgente applicazione delle misure programmate nello stesso Piano nazionale del governo”.

convegno su xyella e piana ulivi monumentali a fasano-2

Accanto alle misure per il Basso Salento, che non può essere abbandonato alla desertificazione, ha detto Lavarra. il Piano contiene un capitolo dedicato alla tutela degli ulivi secolari della fascia di territorio compreso tra il litorale e costone dei monti di Ostuni e Fasano. Vi è scritto nero su bianco l’impegno a sostenere programmi ad hoc a cui destinare risorse del Fondo di coesione e sviluppo ad integrazione delle risorse del Psr (Piano di sviluppo rurale) della Puglia, ha ricordato Lavarra.

“Fra le misure indilazionabili vi è prima di tutto il protocollo per sovrainnesto (con le specie resistenti al batterio Leccino e Favolosa, ndr) delle cultivar resistenti. E che sia di semplice attuazione e con ristoro adeguato per gli agricoltori. Quindi servono ancora il potenziamento del personale dedicato, a cominciare dall’Osservatorio fitosanitario regionale, la possibilità del reimpianto anche di coltura arboree diverse dall’olivo, una campagna istituzionale di capillare informazione delle comunità”, ha sottolinato il presidente del Parco regionale delle Dune costiere, entro cui ricade buona parte della Piana degli Ulivi monumentali.

Lavarra ha infine riproposto, a tal fine, la necessità di una decisione sulle ridefinizioni delle zone demarcate: “Se il sovrainnesto è l’unica speranza di salvezza e di prevenzione della epidemia e la sua sperimentazione è autorizzabile solo nelle aree ex contenimento, si abbia il coraggio di estendere l’area ex contenimento fino a Fasano, o in alternativa ricorrere alle deroghe consentite per scopi scientifici e autorizzare il sovrainnesto in tutta la Piana. Chiudere gli occhi sulla presenza di Xylella in tutta la Piana è irresponsabile”.

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