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Gioco d'azzardo, consiglio regionale approva proposta di legge

Nuove modalità del distanziometro. Non sarà possibile esporre cartelli che pubblicizzino la possibilità di vincite

Novità per il contrasto al gioco d’azzardo patologico: il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge contenente alcune novità, con 37 voti favorevoli e 6 voti contrari (M5S).

Le novità

L’innovazione principale riguarda le modalità del distanziometro: le nuove autorizzazioni all’esercizio delle attività di Gap non verranno concesse nel caso di ubicazioni in un raggio inferiore ai 250 metri, “misurati per la distanza pedonale più breve su suolo pubblico” da istituti scolatici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto. 
Per nuova autorizzazione di intende l’installazione di apparecchi aggiuntivi, con esclusione di apparecchi esistenti. L’ampliamento dei locali superiore al 50 per cento della superfice esistente o il trasferimento dell’attività in altro locale è equiparato a nuova apertura. 

Le amministrazioni comunali perdono la possibilità di individuare altri luoghi sensibili otre a quelli previsti dalla legge e anche quella di disciplinare gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze. L'installazione delle slot è vietata in bar e tabacchi al di sotto dei 20 metri quadrati. Tra i 20 e i 50 metri quadrati non è consentita l'installazione di più di 2 apparecchi. Dai 50 in su si possono installare fino a sei apparecchi.

I gestori

I gestori dei centri scommesse e tutto il personale che vi opera dovrà frequentare, con periodicità biennale, corsi di formazione organizzati dalle Asl e dal altri soggetti che saranno individuati con provvedimento della Giunta regionale. 
Non sarà possibile esporre, all’esterno delle sale da gioco, cartelli, manoscritti e proiezioni video che pubblicizzino la possibilità di vincite anche verificatesi precedentemente. 
La Giunta regionale, inoltre, promuoverà la stipula di apposita convenzione tra Regione, Forse dell'ordine, concessionari di giochi e scommesse e Asl , finalizzata all'attivazione di una serie di iniziative nell'ambito della prevenzione, della vigilanza e del contrasto alla violazione delle norme nazionali e regionali in materia. 

Le reazioni

"Un grande ringraziamento va alle forze politiche che hanno sostenuto il diritto al lavoro e quello dell’impresa". Così Fabio Biondo, consigliere dell’associazione Astro, commenta la modifica alla legge regionale contro la ludopatia che riduce da 500 a 250 metri la distanza minima tra sale da gioco e luoghi sensibili e salvaguarda le attività di gioco già esistenti, cancellando ogni termine di decadenza. «Il risultato di oggi dimostra che quando i politici sono responsabili, l’appartenenza di partito non conta», conclude Biondo.

Questa la nota dei consiglieri di Forza Italia Nino Marmo, Giandiego Gatta e Domenico Damascelli e Francesca Franzoso: . 
“Si rischia davvero di cadere nel ridicolo, discutendo se 250 metri di distanza delle case da gioco legali dai punti sensibili possano salvare qualcuno dalla ludopatia oppure no. Come se fosse questo a poter veicolare o limitare una patologia".

"Siamo senza parole davanti a una tale ipocrisia: oggi, chiunque, adulto o adolescente, può giocare utilizzando anche solo il telefono cellulare e c’è chi conduce una battaglia fumosa sulla ubicazione delle sale", prosegue la nota. "Ciò senza considerare i danni che si produrrebbero a coloro che hanno investito per mettere su un’impresa legale, che crea un ampio bacino occupazionale sul territorio. La querelle sulla distanza è un falso problema, frutto di un’ideologia ipocrita che parte da una premessa sbagliata: quella secondo cui anche le case da gioco autorizzate siano ‘patogene’, quando è dimostrato che ciò che si insedia in modo legale esclude in automatico tutto ciò che non lo è".

"Bisogna investire sulla cultura e sull’educazione, perché sono le uniche armi che si possono fornire ai cittadini per difendersi da ogni forma di vizio patologico. E bisogna occuparsi, cosa che non si sta facendo, della cura e dell’assistenza di chi, purtroppo, è entrato in un tunnel distruttivo per la sua esistenza. E’ questo l’approccio più serio e concreto che è necessario adottare”, concludono i consiglieri di Forza Italia.

"Abbiamo sicuramente salvato centinaia di posti di lavoro stabilendo regole certe per le pregresse e per le nuove autorizzazioni. Ma resto dell’idea che si tratti ancora di una legge tampone che non risolve affatto gli aspetti preventivi e sanitari legati alla ludopatia. Per questo occorrerà un’azione più incisiva da parte della Regione Puglia", dice il presidente de La Puglia con Emiliano e vicepresidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino, a margine dell’approvazione in Consiglio regionale delle modifiche alla legge regionale 43/2013 sul contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP). 
“Dal mio punto di vista – spiega - il tema portante non è il balletto di cifre sulle distanze delle attività di scommesse e giochi dai luoghi sensibili (anche perché dilaga sempre più il gioco online e su app per tablet, smartphone e pc, e quindi non c’è distanza fisica che tenga) ma cosa possono e devono fare le istituzioni per prevenire una piaga sociale che rovina economicamente e socialmente le famiglie e che purtroppo attira sempre più i giovanissimi nella spirale del guadagno immediato e facile”. 
“Questa è una legge – conclude Pellegrino – dal forte impatto sanitario. E mi auguro che a livello nazionale il Governo definisca una volta per tutte, dopo gli iniziali e roboanti annunci sul giro di vite, regole chiare e precise per contrastare il gioco d’azzardo”.

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