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La barca a vela non va in pensione e diventa fioriera

Iniziativa di Ostuni Green Riot a Villanova, condivisa da Comune e Capitaneria. La vecchia deriva è stata donata dalla Lni

VILLANOVA (Ostuni) – In attesa del dragaggio dei banchi di posidonia accumulatisi nel corso delle mareggiate invernali nella parte più interna del porto di Villanova, il water-front della più popolosa delle borgate marine di Ostuni si arricchisce di una originale fioriera realizzata utilizzando come base una deriva in vetroresina ormai non più adatta alla navigazione, e messa a disposizione dell’iniziativa dalla sezione locale della Lega Navale Italiana.

L’idea è di Ostuni Green Riot, che l’ha concretizzata lavorando alcune ore nella giornata del 25 aprile. “Ringrazio a nome di tutti gli associati e di chi ha collaborato alla realizzazione del nostro ultimo ‘attacco verde’, l’Ufficio tecnico e l’Ufficio Demanio del Comune di Ostuni per la competente consulenza e la Delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Porto di Villanova per l’entusiasmo con cui ha accolto l’iniziativa”, ha detto Massimo Todero, presidente di Ostuni Green Riot.

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“Siamo ovviamente grati anche a quelli che sono i nostri partner praticamente da sempre: il vivaio Centro Giardino e Walking Wine ( che mette a disposizione un motocarro Ape per il trasporto dei mater, prosegue Todero. “Tengo infine a precisare che Ostuni Green Riot è un’associazione culturale di guerrilla gardening assolutamente apartitica e apolitica, che mira esclusivamente alla sensibilizzazione della cittadinanza alla cura dei beni pubblici e degli spazi verdi condivisi".

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Torniamo alla fioriera. E’ stata collocata sul marciapiede di via Petrolla, in corrispondenza della rotatoria di approdo a Villanova: nella barca destinata allo smaltimento, conservando l’albero in alluminio, sono stati messi a dimora una grande strelitzia, un fico d’india ornamentale e delle piante grasse tappezzanti, “una composizione floreale di benvenuto, dedicata ai residenti, agli esercenti commerciali e, più in generale, a tutti i visitatori della località marina più vissuta del territorio ostunese”, dicono gli autori.

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Membri attivi, soci e simpatizzanti “hanno festeggiato in maniera alternativa la Festa Nazionale della Liberazione, dando vita a una nuova iniziativa rigorosamente in stile green. Oltre alla realizzazione della barca-fioriera, su cui campeggia il vessillo dell’associazione, sono stati riqualificati con la messa a dimora di altre piante autoctone, cinque vasi ornamentali tondi di proprietà comunale, che delimitano l’area pedonale”, spiega Ostuni Green Riot.

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Stanchi del degrado diffuso – dice ancora Massimo Todero – i membri “dell’associazione cercano, da circa cinque anni, di migliorare quelle che sono le aree maggiormente abbandonate a se stesse. Questa volta ci siamo dedicati a Villanova con un progetto che ha previsto il riutilizzo di un’imbarcazione in disuso, donata dalla Lega Navale ostunese e riempita di piante autoctone, che non necessitano di particolare manutenzione. Succulente, grasse e graminacee sono le piante più appropriate al nostro clima, capaci di vivere e rigenerarsi grazie a una minima quantità d’acqua”.

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