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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Enti, associazioni e operatori economici formano un comitato per lo sviluppo del porto

Si chiama Asap (Azione per lo sviluppo e attività del porto) e raccoglie numerose realtà locali che rappresentano i lavoratori e i cittadini

BRINDISI - Nasce a Brindisi il comitato Asap: Azione per lo sviluppo e attività del porto. E' composto da: Camera di Commercio Brindisi, Confindustria Brindisi, Cna Brindisi, Confesercenti Brindisi, Confcommercio Brindisi, Confimprese Italia Brindisi, Raccomar - associazione agenti marittimi Brindisi, Ops – operatori portuali salentini, Fedespedi – Spedizionieri doganali, Propeller Club Port of Brindisi, Avvisatore Marittimo di Brindisi. 

Lo sviluppo del porto non può prescindere dalla realizzazione di infrastrutture che sono l’elemento necessario al mantenimento dei traffici attuali e all’attrazione dei nuovi per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato. Le opere più urgenti sono legate ai dragaggi che permetteranno l’arrivo di navi più grandi e la realizzazione dei nuovi approdi per crociere e traghetti. A tale scopo è stata progettata, finanziata e autorizzata un’apposita vasca cosiddetta di “colmata” che riuscirebbe a contenere il materiale di dragaggio e finalmente far partire le opere. 

Si è appreso che un gruppo di persone ha proposto ricorso al Capo dello Stato per contrastare la realizzazione di quest’opera fondamentale, nonostante che la Commissione Via (Valutazione impatto ambientale) abbia già espresso parere favorevole di compatibilità ambientale. 

La sensazione che si ha è che ancora una volta si tenti, adducendo motivazioni di carattere ambientale, di ritardare la realizzazione delle opere con la finalità di bloccarle del tutto. Il progetto è infatti finanziato con i fondi del Pnrr che, come è noto, richiede tempi di realizzazione stringenti (entro il 31 dicembre 2026). Un’occasione storica per un finanziamento che si rischierebbe di perdere del tutto a causa di queste iniziative ostruzionistiche. 

Constatiamo, purtroppo, che da anni il porto di Brindisi è l’unico nell’ambito del sistema dei porti pugliesi a rimanere fermo nella realizzazione delle infrastrutture, nonostante le stesse siano state autorizzate e finanziate. Tutto ciò a causa di azioni di contrasto mosse da spinte decrescitiste che promuoverebbero un non meglio precisato “nuovo modello di sviluppo”, ma che in realtà producono solo immobilismo e povertà. 

Il comitato, che rappresenta aziende con migliaia di lavoratori, non rimarrà impassibile di fronte a queste iniziative strumentali contro le quali porterà avanti tutte le azioni necessarie. 

Fa appello a tutta la città, alle istituzioni, ai sindacati e alla classe politica ad unirsi affinché il nostro porto esca da questo torpore “al più presto possibile” riprendendo il ruolo di importanza strategica che Brindisi ha sempre avuto nella sua storia millenaria. 

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