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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dehor della discordia: il caso approda in consiglio comunale

Il Comune ordina la rimozione di un gazebo al gestore di una caffetteria, nonostante un'autorizzazione triennale rilasciata nel 2018

ERCHIE - Rischia di finire in un'aula di tribunale la vicenda attorno al gazebo amovibile del Sirius Black, la caffetteria in via Borghetto Sant'Irene ad Erchie, per il quale l'ufficio Urbanistica, su indicazione dell'amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Nicolì, ha chiesto ed ottenuto la rimozione della struttura esterna "perchè non garantisce la debita sicurezza stradale" come specificato nella determinazione numero 734 del 5 ottobre 2020 a firma del dirigente. Eppure il dehor ha tutte le autorizzazioni in regola. Come si evince, infatti, dalla documentazione prodotta dal proprietario, Francesco Masi, la struttura, già nel luglio 2014 ha ottenuto la prima autorizzazione triennale, rinnovata, sempre per il medesimo arco temporale, nel luglio 2018, con scadenza, quindi, nel luglio 2021. Il tutto con conseguente pagamento della tassa per l'occupazione di suolo pubblico.

DEHOR ERCHIE 2-2-2

Qualcosa, però, cambia pochi giorni l'insedimento della nuova amministrazione. Il 26 settembre il Comune invia sul posto alcuni operai per rimuovere gli i tre archi parapedonali, dei dissuasori insomma ( messi in opera nel 2014) poichè, come si legge sempre nella relazione del responsabile della Polizia Locale, "non è stato rispettato il progetto di riqualificazione urbanistica di via Verdi, nel tratto di via Borghetto Sant'Irene e via P. Di Napoli." Quindi, secondo gli uffici competenti, oggi quel dehor non ha più motivo di esistere perchè il parere favorevole alla sua allocazione era stato rilasciato in virtù di un progetto di sistemazione della zona che non si è realizzato.

Il caso è stato discusso nell'ultimo consiglio comunale dove, però, lo stesso primo cittadino ha riconosciuto che il "Sirius Black" è una delle poche attività con tutti i pagamenti in regola della Tosap a differenza di altre che sono prive di regolare autorizzazione dei gazebo che comunque sostano sul territorio comunale e di altre le cui autorizzazioni sono scadute da tempo e non sono mai state regolarizzate, pur esistendo. 

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