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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Federazione Italiana Pubblici Esercizi: eletto presidente e direttivo

Il nuovo presidente è Pierpaolo Prato, 36 anni titolare del ristorante Bistrò – San Pietro Vernotico

BRINDISI - Si è svolta a Brindisi l’assemblea elettiva del sindacato Fipe/Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) della provincia di Brindisi. Il nuovo presidente è Pierpaolo Prato (Bar ristorante Bistrò – San Pietro Vernotico).

Fanno parte del Direttivo Raffaele Bellino (Bar ristorante Windsurf – Brindisi), Francesco De Virgilis (Ristorante Antico Forno – Mesagne), Antonio Distante (Bar Bistrò – Francavilla Fontana), Daniele Guglielmo (Pizzeria Teglia – San Pietro Vernotico), Franco Lacalaprice (Bar Manhattan – Brindisi), Giovanni Lopalco (Bar Giba Cafè – Francavilla Fontana), Emanuele Pesimena (Bar Sette e mezzo – San Pietro Vernotico), Donato Pistola (Bar caffè Bella Napoli – Fasano), Marco Saracino (Enoteca Vineria n. 5 – Mesagne), Carlo Sgarbi (Ristorante Il Fagiano - Fasano), Vincenzo Facciolati (Ristorante Il Cenacolo – San Donaci) e Ivan De Luca (Ristorante Scialla – San Pietro Vernotico).

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Erano presenti la presidente di Confcommercio Brindisi Anna Rita Montanaro ed il direttore Angelo Colella che hanno fatto il punto sulla situazione partendo dalle gravi difficoltà in cui si dibatte il settore a causa delle misure anti-Covid introdotte dal Governo nazionale.

Sono stati illustrati, inoltre, i servizi erogati dalla Confcommercio in materia di credito, di formazione (attraverso l’ente bilaterale ed il Centro di Assistenza Tecnica) e di informazione sull’applicazione dei Dpcm emessi dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dal dibattito che ha fatto seguito alle comunicazioni è emerso uno stato di profonda crisi del settore, con il rischio – più che concreto – di chiusura per tantissime attività. Si lamenta, in particolare, il disagio provocato dalle continue modifiche di chiusure e riaperture, così come della scarsa consistenza dei ristori rispetto alle spese sostenute (anche quando le attività sono chiuse o aperte ad orario ridotto).

La chiusura alle ore 18, ad esempio, anche sulla scorta delle abitudini di chi abita nelle regioni del Sud, rappresenta solo un sistema per non risarcire totalmente i pubblici esercizi. Di fatto, tantissimi ristoranti, bar e pub non traggono alcun giovamento dalla possibilità di proseguire l’attività con la consegna a domicilio e quindi in tanti hanno preferito non aprire.

E poi esiste il dramma dell’incertezza relativa a questo periodo natalizio, visto che ancora oggi i ristoratori non sanno se potranno aprire ed in quali giorni, con il rischio di approvvigionarsi inutilmente di generi alimentari.

Da parte di tutti i partecipanti, in ogni caso, è emersa la chiara volontà di non mollare, in maniera tale da poter ripartire appena lo consentirà l’emergenza sanitaria.

La presidente Montanaro ha confermato l’impegno della Confcommercio, ad ogni livello, a fornire la massima assistenza ed a svolgere una azione di stimolo nei confronti del Governo nazionale, della Regione Puglia e degli enti locali perché si mettano in campo ulteriori forme di ristoro (anche attraverso l’annullamento o l’ampia dilazione nel pagamento di tributi locali).

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