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Sabato, 20 Aprile 2024
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Futuro del porto, Cgil Brindisi: "Dal nuovo sindaco dichiarazioni leggere e preoccupanti"

Da questo punto dipende il destino della città. La sigla sindacale chiede dei chiarimenti sulla visione della nuova Amministrazione comunale di Brindisi

BRINDISI - In una nota a firma del segretario generale Antonio Macchia, Cgil Brindisi manifesta il suo stupore per un'affermazione attribuita al nuovo sindaco Giuseppe Marchionna

La dichiarazione del caso, apparsa sui media, sarebbe stata la risposta ad una domanda sul possibile ritiro del ricorso al Tar da parte del Comune, nella questione riguardante la costruzione del Terminale Edison: "Penso di sì - avrebbe detto il primo cittadino - Se saranno le solite, ovvero quelle dei danni all'ambiente, ragionevolmente lo ritireremo".

Il complesso tema, ruota attorno all'ubicazione di un deposito costiero di gas Gnl in località Costa Morena Est. 

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"E'  sconcertante la leggerezza con cui la nuova Amministrazione comunale liquida, in maniera sbrigativa e superficiale, un tema così importante per il futuro del porto" si legge nel comunicato della sigla sindacale. 

"Perché, caro sindaco - prosegue Cgil Brindisi - al di là della questione della compatibilità ambientale, la vera sfida del futuro e della fase di decarbonizzazione che Brindisi anche senza aiuti (vedi l'esclusione dal Just transition fund) sta affrontando, nonché il vero danno che si rischia di fare a questa città, è proprio quello economico; pregiudicando altri settori che porterebbero sicuramente ad uno sviluppo del porto, generando economie importantissime, occupazione e lavoro buono".

"Prima di liquidare con battute sbrigative e pressapochiste l'argomento ambientale, chiediamo al neo sindaco di spiegare quale sia la sua idea di sviluppo del porto, da cui peraltro passa quello della città - si legge ancora - Chiediamo se per questa Amministrazione sia logico e lungimirante accettare un porto che diventi solo una stazione di servizio per carburanti sacrificando l'espansione della logistica (sfruttando gli spazi retroportuali e le interconnessioni con la ferrovia e l'aeroporto); dal momento che il traffico delle bettoline per il trasbordo del gas finirà per soffocare le attività degli imprenditori del settore - conclude la sigla sindacale - Domandiamo a questa Amministrazione se lo sguardo e la visione siano rivolti al futuro o se – per inseguire quell'antico adagio che recita 'pochi, maledetti e subito' a proposito di economie - non si stia innestando una pericolosa marcia indietro verso il passato". 
 

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