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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dopo le ultime notizie politica durissima con i vertici Asl Brindisi

Nuove accuse dal deputato Mauro D'Attis. Anche il presidente della Commissione sanità regionale, Romano, critica la Direzione strategica

BRINDISI – Prima i dubbi, poi le proteste e le richieste di interventi ma anche le diffide delle organizzazioni sindacali del settore della sanità, e il malessere dei sindaci espresso in più toni e forme. Ma la Asl di Brindisi ha continuato ad usufruire del silenzio ma anche della difesa d’ufficio di alcune parti politiche. Oggi, alla luce dei focolai di contagio nei presidi ospedalieri di Brindisi e Ostuni e nella struttura specializzata di Ceglie Messapica, all’aumento dei casi positivi tra gli operatori sanitari (tra i quali anche il primario di Chirurgia generale del Perrino), e ai disagi dei pazienti già dalla fase di accesso al triage, qualcuno comincia a cambiare idea.

Tra questi, in verità, non c’è il deputato brindisino Mauro D’Attis, il quale di fronte alla situazione inasprita dalle notizie odierne, scrive in un comunicato: “Il numero assai limitato di tamponi effettuati e il ritardo con cui sono stati processati hanno certamente contribuito ad aggravare la situazione. Il nuovo piano ospedaliero presentato oggi dal Presidente Emiliano ancora una volta sottovaluta le esigenze del territorio brindisino ed individua come nuovi ospedali Covid quelli di San Giovanni Rotondo e di Galatina.”

“Non c’è più tempo da perdere! Occorre una immediata presa di coscienza con la individuazione, da parte della Regione, di un nuovo ospedale Covid – sostiene D’Attis - anche in provincia di Brindisi. La scelta del Perrino probabilmente è stata la più infelice per i suoi limiti strutturali e per la totale assenza di percorsi obbligati che consentono a chiunque di andare ovunque.”

“Nel frattempo, si individuino le soluzioni più efficaci per tutelare il personale ospedaliero del Perrino che, ad oggi, è riuscito a salvarsi dal contagio. La Regione, insomma, ha avuto due mesi per organizzare una risposta efficace alla pandemia, ma ha dimenticato Brindisi. Una responsabilità gravissima che oggi mette a rischio la vita di tanta gente”, conclude il parlamentare.

Il presidente della Commissione sanità del Consiglio Regionale, Giuseppe Romano ha deciso che non si può più concedere credito ai vertici della Asl brindisina: "La notizia della chiusura del reparto di Pneumologia dell’ospedale Perrino è l’ennesima conferma della gestione discutibile della sanità pubblica in provincia di Brindisi. Fino ad oggi, per senso di responsabilità determinato dal mio ruolo di presidente della Commissione Sanità della Regione, ho evitato di affondare il dito nella piaga, ma adesso non ci sono più le condizioni per continuare ad aspettare”, ammette Romano.

“A Carovigno esiste un vero e proprio focolaio di contaminazione da Covid-19, ma ad oggi non sono giunte risposte adeguate. Sarebbe stato necessario, così come sollecitato anche dal sindaco, effettuare centinaia (se non migliaia) di tamponi, per arginare una epidemia pericolosissima. E invece, a Carovigno come nel resto della provincia, di tamponi ne vengono effettuati pochi e per giunta il risultato arriva dopo 7-8 giorni, con il conseguente aumento del pericolo di contagio”, rileva Romano.

“Adesso non è più possibile aspettare! La direzione strategica a livello provinciale si è dimostrata inadeguata a fronteggiare una crisi di tali dimensioni. Occorre immediatamente sottoporre a tampone tutto il personale sanitario degli ospedali (a partire dal Perrino) e delle Rsa, per evitare che l’ennesima sottovalutazione possa comportare la perdita di tante vite umane”, chiede il consigliere regionale di San Pietro Vernotico.

“La scelta di far partire con grave ritardo il laboratorio del Di Summa e di utilizzare solo in minima parte le potenzialità della sanità privata esistente in provincia di Brindisi ha determinato la crescita esponenziale del rischio per personale sanitario e per i cittadini. Arriverà anche il tempo dell’accertamento delle responsabilità – conclude Romano - ma oggi si intervenga senza perdere altro tempo”.

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