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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giornata nazionale di mobilitazione per la Pace: iniziative anche a Brindisi

Appuntamento sabato 23 luglio sulla scalinata Virgiliana, Lungomare Regina Margherita dalle ore 19

BRINDISI - Sabato 23 luglio prossimo, in tutte le città italiane si svolgerà la  giornata nazionale di mobilitazione per la Pace. Appuntamento anche a Brindisi dalle 19 sulla sulla scalinata Virgiliana. L'evento è organizzati dal "Comitato provinciale contro le guerre di Brindisi".
"L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale". Scrivono gli organizzatori 

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Questa guerra va fermata subito e va cercata una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche in tale direzione né da parte degli Stati, né, soprattutto, da parte delle Istituzioni internazionali e multilaterali, rendendo pressoché incomprensibile la loro stessa ragione d'essere e dello stesso Diritto internazionale, mentre criminalità e terrorismo traggono indisturbati vantaggi da questa insensata gestione della crisi, già intercettando armi".
"Chiediamo che l’Unione Europea assuma un’iniziativa indipendente dalla Nato e dagli Usa, che blocchi l’invio di ulteriori armi e si adoperi per cercare di avviare un negoziato tra le parti e che si avvii un percorso per una conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, si adoperi per l'ormai quarto della popolazione mondiale che vive in aree di conflitto armato e metta al sicuro la pace anche per il futuro".
"Bisogna fermare l’escalation militare. Le armi non portano la pace, ma solo nuove sofferenze per la popolazione. Non c’è nessuna guerra da vincere: noi invece vogliamo vincere la pace, facendo tacere le armi e portando al tavolo del negoziato i rappresentanti del governo ucraino, di quello russo, delle istituzioni internazionali. La popolazione italiana, nonostante sia sottoposta a una massiccia propaganda, continua ad essere contraria al coinvolgimento italiano nella guerra e a chiedere che si facciano passi concreti da parte del nostro governo e dell’Unione Europea perché sia ripresa con urgenza la strada dei negoziati".
"L’incremento della spesa militare sottrarrà ancora risorse alle vere priorità dell’Italia post pandemia quali la salute, la lotta alla povertà, l’istruzione, la transizione ecologica.Il prolungarsi della guerra porterà gravissime ripercussioni economiche per il nostro Paese; aumento delle bollette, aumento del costo delle materie prime e dei beni di prima necessità andranno ad aggravare la già difficile situazione delle famiglie italiane e di tantissime imprese, che già si prevede, preferiranno fermarsi o delocalizzarsi".

Comitato contro le guerre provincia di Brindisi 

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