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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Puglia e guerra dei dazi: salvi per ora olio extravergine, pasta e vino

Fuori dalla black list di Trump prodotti strategici italiani, colpiti invece agrumi e formaggi

Una buona parte dei prodotti agroalimentari pugliesi si salverà, almeno per il momento, dalla guerra dei dazi contro le produzioni europee scatenata dal presidente Usa, Donald Trump. E’ l’analisi della situazione fatra rapidamente da Coldiretti Puglia. Se i dazi Usa penalizzeranno un importante 25 per cento dell’export agroalimentare italiano diretto ai mercati a stelle e strisce, nella black list di prodotti pugliesi ci sono i formaggi di latte vaccino e di pecora, gli agrumi come mandarini, limoni e clementine, le olive in acqua e i succhi. Restano fuori dal terreno di scontro prodotti strategici come l’olio extravergine di oliva, le conserve di pomodoro, la pasta e il vino.

I dazi imposti del Dipartimento del Commercio statunitense (Ustr) dalla pubblicazione sul Registro Federale, che entrerà in vigore il 18 ottobre. “Le esportazioni di prodotti agroalimentari dalla Puglia agli Stati Uniti sono aumentate di quasi il 2% nei primi 6 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, un valore minacciato dalla guerra dei dazi con gli Usa. Ora è necessario che siano attivate al più presto forme di sostegno ai settori più duramente colpiti e non coinvolti nel settore aerospaziale al centro della disputa sugli aiuti a Airbus e Boeing che ha originato la guerra commerciale”, dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Coldiretti guarda anche al bicchiere mezzo pieno, e considera significativa l’assenza del vino che è il prodotto Made in Italy più esportato in Usa, mentre non sfugge la presenza nel back list del vino francese ripetutamente minacciato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e anche dell’olio di oliva spagnolo. Una manovra che, secondo Coldiretti, di fatto è un esplicito tentativo di dividere l’Unione Europea.

“E’ fuori dalla black list anche l’olio extravergine, il terzo prodotto pugliese più esportato – prosegue Muraglia – e rappresenta il 9% dell’export di olio dall’Italia. La Puglia produce oltre il 50% dell’olio extravergine di oliva italiano, con un grande sforzo da parte di olivicoltori e frantoiani di arrivare sui mercati nazionali ed esteri con un prodotto di alta qualità”, i cui effetti positivi sulla salute hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che anche negli Usa è attento alla qualità della propria alimentazione.

La decisione del Wto ha autorizzato dazi Usa nei confronti dei Paesi Europei per un ammontare di 7 miliardi di dollari nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus. Un importo che – conclude la Coldiretti - è pari a un terzo dei 21 miliardi minacciati inizialmente dagli Stati Uniti, ma che avrebbe comunque un peso politico ed economico rilevante nelle relazioni tra Ue e Usa se non si troverà una mediazione.

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