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La Casa del Turista diventa uno dei centri di interpretazione della "Rotta dei Fenici"

Nella mattinata di oggi, mercoledì 3 novembre, è stata inaugurata la nuova targa della Casa del Turista, l’edificio di fattura medievale in cui ha sede l’innovativa biblioteca di comunità, la History Digital Library

BRINDISI - Nella mattinata di oggi, mercoledì 3 novembre, è stata inaugurata la nuova targa della Casa del Turista, l’edificio di fattura medievale in cui ha sede l’innovativa biblioteca di comunità, la History Digital Library. In questa occasione la biblioteca si è arricchita di una prestigiosa collaborazione culturale, divenendo uno dei centri di interpretazione della Rotta dei Fenici, l’itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa che attraversa e unisce dodici paesi euro-mediterranei, in tre continenti.

L’iniziativa è stata organizzata dalla History Digital Library in collaborazione con la sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, il Liceo “Ettore Palumbo” di Brindisi , l’Aps “Vola Alto” e con il patrocinio dell’amministrazione comunale. La nuova targa della Casa del Turista  è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e del direttore della Rotta dei Fenici, dottor Antonio Barone. Presenti all’inaugurazione anche il professore Giacomo Carito, presidente della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, e la dirigente scolastica del Liceo “Palumbo”, Maria Oliva. 

La nuova targa della Casa del Turista (2)

“La Rotta dei Fenici è uno dei 45 itinerari certificati dal Consiglio d’Europa nell’ambito del Programma Itinerari Culturali”, afferma a BrindisiReport Antonio Barone. “Il prototipo è il famoso cammino di Santiago, ma la Rotta dei Fenici dopo qualche anno si è aggregata come itinerario del dialogo mediterraneo. Operiamo in dodici Paesi mediterranei, dal Libano al Portogallo, e da un punto di vista operativo sviluppiamo soprattutto metodologie per creare occasione di sviluppo locale. Il passato, le antiche civiltà mediterranee, le utilizziamo come strumento per leggere il Mediterraneo di oggi e quindi trattare il tema del dialogo interculturale, ma allo stesso tempo creare dei percorsi innovativi sui territori seguendo principi di turismo esperenziale, creativo, turismo lento, sostenibile”. 

“Non è un cammino”, prosegue Barone. “Quindi da questo punto di vista utilizziamo altri strumenti: andiamo dal turismo culturale tradizionale, per intenderci quello che prima si faceva con i bus, a formule innovative. Il Covid ha cambiato il modo di viaggiare. Il turismo non può essere considerato lo stesso. Ragioniamo di turismo sempre all’aria aperta, turismo sostenibile: in bicicletta, a cavallo, ma si fa anche in barca a vela, per cui siamo diventati strategia dell’Eusair Adriatico-Ionico. L’Europa bandirà, a gennaio, nuovi programmi seguendo questi nuovi modelli. La nostra metodologia si basa sulle Smart Ways che sono dei percorsi di eccellenza che si sviluppano sul territorio. Recentemente abbiamo avviato, tramite Regione Puglia, in collaborazione con i Gal, un percorso che riguarda la zona interna del brindisino, in particolare sul Gal Terra dei Messapi, con la creazione di un gruppo di operatori selezionati che hanno frequentato attività di formazione e che sono stati certificati dal Gal come aziende BI evolute. Lungo questi percorsi abbiamo dei centri di interpretazione. Il prototipo lo abbiamo qui a Brindisi”. 

“La Digital Library ha aderito alla Rotta dei Fenici già tempo fa proprio come Centro di Interpretazione innovativo della Rotta”, aggiunge il direttore. “Tra l’altro faremo anche in questa sede delle sessioni di formazione dei nostri partner da tutto il Mediterraneo su questi modelli che sono stati sviluppati a Brindisi. Oggi certifichiamo ufficialmente il Centro Interpretazione che è il prototipo di questo tipo di viaggio”.

“Stiamo lavorando attraverso progetti europei sulla creazione di occasioni in cui la comunità prende possesso del proprio patrimonio, lo riqualifica, lo rimette a disposizione dei fruitori in generale. Ragioniamo anche sui sistemi di ospitalità, per cui stiamo certificando in tutto il Mediterraneo le aziende, piccole e medie imprese, che realizzano un’accoglienza degna di questo nome alla luce di quello che è successo col Covid. Sono dei processi di sviluppo che partono dal concetto di itinerario culturale che è stato riconosciuto a livello internazionale, ma che sviluppa allo stesso tempo opportunità per i territori”.

“Io conto molto su Brindisi”, conclude Barone, “perché è una Porta d’Oriente da questo punto di vista e può fare tanto. Speriamo che con l’amministrazione si riesca ad avviare un dialogo che ci permetta di poter operare ufficialmente con gli operatori, con le scuole, perché lavoriamo anche sul tema delle scuole, con la parte culturale. Siamo già in rapporti con il circuito museale pugliese. Ma anche il sistema dei porti: in Spagna abbiamo diversi enti di gestione dei porti che collaborano con noi proprio per sviluppare le nuove strategie che consentono ai territori di ricrescere. L’inaugurazione di oggi è un punto di partenza: i ragazzi della Digital Library e dell’Aps “Vola Alto” stanno facendo un ottimo lavoro, tanto che stiamo adottando loro metodologie anche su altri territori. Quindi ci sono tutte le condizioni per poter sviluppare e inserire Brindisi in un contesto di questo tipo. Un appuntamento nel 2023: celebreremo il ventennale della Rotta dei Fenici  e faremo 50 capitali della cultura. Speriamo che Brindisi sia una di queste”. 

“Per noi la Rotta dei Fenici è un’occasione importante, perché ci inserisce in una rete mediterranea”, afferma il professor Giacomo Carito. “Quindi anche i nostri appuntamenti di studio potranno avere adesso un respiro diverso perché molti degli altri punti, come questo di Brindisi, collegati, corrispondono ad università e centri di ricerca. Quindi questo ci offrirà opportunità per molto meglio indagare la storia della nostra città, che in definitiva si è maturata attraverso le relazioni che ha avuto con le altre aree del Mediterraneo”.

Per il sindaco Riccardo Rossi: “La città di Brindisi è ovviamente un crocevia, nella storia, di incontri tra popoli e la sua storia è quella della via Appia, della via Francigena, la Valigia delle Indie. Quindi nel corso dei secoli, nella sua storia, è sempre stata luogo di punto di approdo e di partenza. Arricchirla anche con la presenza della Rotta dei Fenici significa riconoscerne innanzitutto questa storia e oggi aumentare le potenzialità anche di quel turismo esperenziale che basa la sua prerogativa sulla cultura, sulla storia. Quel turismo che a noi interessa”. 

 “Sono assolutamente orgogliosa di far parte della History Digital Library”, commenta la dirigente scolastica del liceo “Palumbo”, Maria Oliva. “È stata un’intuizione felicissima cui abbiamo aderito con entusiasmo. Questa è una nuova opportunità anche per i nostri ragazzi. Si aprono nuovi orizzonti. Questa rete che abbraccia tutto il Mediterraneo e ci fa ben sperare anche per futuri scambi”. 

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