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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A Brindisi il "Climate Caravans": "Agire dal basso per fermare la distruzione climatica "

Incontro presso l'ex convento Santa Chiara. Al lavoro Qg Enviro, la CommunityHub Brindisi, la collettiva TransFemQueer, l’Aps TempoPresente

BRINDISI - "Agire localmente e pensare globalmente" per mettere argine al cambiamento climatico attraverso i comportamenti quotidiani di ognuno di noi, con al centro un obiettivo fondamentale: la giustizia climatica. Sono le parole d’ordine che nei giorni scorsi a Brindisi hanno caratterizzato l’ultima tappa del Climate Caravans, programma finanziato dalla European Cultural Foundation, avviato nello scorso anno da una rete transnazionale impegnata su sensibilizzazione e contrasto ai cambiamenti climatici con il coinvolgimento di 6 regioni europee: Brandeburgo, Mar Baltico sulla penisola di Curonia, Cracovia, regione di S. Pietroburgo, Puglia, Paesi Bassi settentrionali, e che nella nostra regione si è sviluppato grazie all’azione e al lavoro dell’associazione Qg Enviro, attiva dal 2017 sui temi della sostenibilità e rigenerazione ambientale. 

Coordinato come capofila dall'Eu Russia Civil Society Forum (https://eurussiacsf.org/), il programma ha avuto l’obiettivo di sviluppare metodi e strumenti creativi per favorire e facilitare la riflessione e soprattutto l’azione dei partecipanti, tutti under 35, sulle trasformazioni indotte dai cambiamenti climatici nelle diverse comunità di appartenenza per creare reti coese di cittadinanza attiva e promuovere in ogni realtà locale, grazie ai comportamenti responsabili e solidali, qualità sociale e lotta al cambiamento climatico.

Dopo il primo workshop Climate Caravans tenutosi a Nardò nell’agosto scorso, dove i partecipanti al gruppo di lavoro, studenti e professionisti, sono stati sfidati ad abbandonare le comfort zone verso comportamenti responsabili, il programma pugliese si è concluso a Brindisi il 3 gennaio scorso nell’ex convento di Santa Chiara ospiti di "Yeahjasi spazio musica", grazie a una collaborazione tra QgEnviro, la CommunityHub Brindisi, la collettiva TransFemQueer, l’associazione di promozione sociale TempoPresente.

Ancora una volta, dice Giuseppe Scandone, esperto di agroecologia e tra i fondatori di QgEnviro, “il gruppo è stato sollecitato a comprendere in prima persona, nelle esperienze di ogni giorno, i processi di trasformazione e mutazione climatica in termini di danni irreversibili all’ambiente e ai viventi. Abbiamo lavorato su emozioni e sentimenti, sull’importanza dell’agire insieme nelle comunità territoriali, sulle relazioni tra crisi ambientale, sovrapproduzione, iperconsumo. Per rendere la formazione più coinvolgente, sono state utilizzate metodologie di educazione non formale e cooperative learning, come ad esempio un gioco di ruolo in uno scenario di crisi (siccità prolungata), attività motorie ludiche di team building, discussioni di gruppo guidate”. I risultati non si sono fatti attendere. “I partecipanti”, conferma Luca Taurino, con Giuseppe Scandone alla guida del lavoro, “hanno mostrato seria preoccupazione per la crisi ambientale e temono per il loro futuro. Sono pronti a mettersi in gioco per catalizzare un cambiamento positivo e sono ben consapevoli che per evitare una catastrofe climatica è necessario attuare una radicale modifica del sistema economico attuale”. 

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