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Fita, il presidente Angelo Cito: “Vito Dell’Aquila rappresenta la nuova generazione”

In occasione della visita a Mesagne del ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, la guida della Federazione di taekwondo ha espresso l’orgoglio per il giovane atleta e ringraziato il rapporto di fiducia con l’Arma dei carabinieri

MESAGNE - “La vittoria di Vito ha un sapore speciale” ha detto il presidente della Federazione italiana taekwondo, Angelo Cito, in occasione della visita non istituzionale del ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, a Mesagne.

“Primo perché è stata la prima vittoria che l’Italia ha conquistato in questi giochi olimpici. Poi perché Vito rappresenta la nuova generazione: è il primo atleta a vincere la medaglia d’oro dell’anno 2000 e questa è veramente una speranza per un anno che ha sacrificato tutti, ricominciare con successo vincendo una medaglia d’oro”.

Una medaglia d’oro conquistata dal giovane mesagnese, di soli 21 anni, Vito Dell’Aquila, che ha portato la città, per la seconda volta, sul tetto dell’Olimpo a Tokyo 2020, e senza che l’atleta perdesse la propria umiltà e timidezza che l’aveva spinto a intraprendere lo sport del taekwondo e coronare il sogno.

“Vito rappresenta veramente l’immagine del ragazzo di provincia che è riuscito a realizzare un sogno così grande, la sua scelta di vita di trasferirsi a Roma non è stata facile perché ha lasciato le sue radici, la famiglia. Ha deciso di intraprendere un percorso veramente complicato da professionista. Ha continuato a studiare lontano da casa e questa è davvero una bella storia da raccontare, una storia esempio per tutti i ragazzi della nostra terra”.

La Federazione di taekwondo e l’Arma dei carabinieri

Il presidente Angelo Cito, dopo aver accolto il ministro Fabiana Dadone insieme al sindaco Toni Matarrelli, al maestro Roberto Baglivo e Giancarlo Fontana, ha voluto esprimere parole di ringraziamento per il gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri, di cui Vito Dell’Aquila fa parte: “Il comandante del Nor, il tenente Alberto Bruno, ci ha ten. Bruno- Dell'Aquila-3onorato della presenza e questo per noi è un grande supporto dal punto di vista della Federazione, affinché gli sportivi poi continuino a fare gli atleti professionisti nell’ambito internazionale. Siamo a conoscenza del supporto e dell’attenzione che il governo sta impiegando per quanto riguarda lo sport: Valentina Vezzali era con noi quando abbiamo conquistato la prima medaglia d’oro” prosegue il presidente Angelo Cito.

“E un plauso particolare al gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri perché ci mette in condizioni di poter allenare gli atleti: in Italia questo è un sistema che funziona e l’abbiamo visto. Il sistema andrebbe certamente rimodernato, perché la disciplina olimpica si evolve, ma è un sistema che funziona. Il rapporto tra le federazioni sportive e militari, in questo caso, con l’Arma, è fondamentale perché ha consentito a Vito di avere una serenità dal punto di vista del futuro e, quindi, lavorativo.

Poi, a me è uno stile che piace molto, nel senso che l’Arma non si intromette mai in quelle che sono le scelte e le decisioni della federazione, ma ci affida l’atleta di alto livello per crescerlo, curarlo e portarlo in nazionale” conclude il presidente della Fita, Angelo Cito, originario di San Vito dei Normanni Cito, che ha anche lui inorgoglito la provincia di Brindisi per esser stato eletto, nel maggio 2016, presidente nazionale della Federazione, dopo esser stato in ben quattro olimpiadi capo della delegazione e presidente nella sua quinta esperienza.

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