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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bandiere a mezz'asta e un minuto di silenzio: i sindaci ricordano le vittime del Covid

Nella prima giornata nazionale, anche, i sindaci della provincia di Brindisi hanno voluto commemorare le migliaia di morti della pandemia

BRINDISI - Un minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta per la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid in italia. Molti sindaci della provincia di Brindisi hanno aderito alla richiesta del presidente dell’Anci Antonio Decaro, partecipando con un minuto di silenzio che hanno osservato alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del consiglio dei ministri, Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.

San Michele Salentino

Il sindaco Giovanni Allegrini, inieme al comandante della stazione carabinieri Pietro Sternativo e alla comandante della polizia locale, Anna Lucia Matarrelli, ha osservato un minuto di silenzio indossando la fascia tricolore davanti al municipio con bandiera a mezz’asta. "Un doveroso omaggio che abbiamo reso, simbolicamente, nella certezza di aver interpretato il sentimento di tutta la cittadinanza, per ricordare le migliaia di morti di questa pandemia che lascerà un segno indelebile in ciascuno di noi", spiega il primo cittadino.

ALLEGRINI VITTIME COVID-2

"Dietro a numeri e statistiche ci sono persone, ci sono le loro famiglie che non hanno potuto dare l’ultimo saluto dignitoso ai propri cari e anche San Michele Salentino purtroppo ha dovuto piangere alcuni suoi concittadini colpiti e deceduti per il Covid. Nel rinnovare alle famiglie delle vittime del virus i più profondi sentimenti di cordoglio, ricordo che ogni volta che scompare un cittadino si perde un pezzo della nostra Comunità, è un lutto per tutti noi. E ciò che possiamo fare è onorarli con la memoria", conclude Allegrini.

Mesagne

"Ricordiamo le vittime che hanno perso la vita a causa della pandemia e, in particolare, i nostri 15 concittadini che non ce l'hanno fatta a vincere l'impari battaglia contro il virus", ha commentato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli.

MATARELLI VITTIME COVID-2

"La scelta della data rimanda al 18 marzo dell'anno scorso, quando una lunga colonna di mezzi militari attraversò Bergamo, trasportando i feretri delle vittime del Coronavirus per portarli in altre città perché il cimitero cittadino non aveva più posti disponibili. Immagini indelebili che resteranno impresse nella memoria collettiva, simbolo incancellabile della forza devastante con cui l'emergenza sanitaria stava colpendo il Paese", ha concluso il sindaco. 

Torre Santa Susanna 

Il sindaco di Torre Santa Susanna, Michele Saccomanno, ha posato sulla scalinata antistante l'ingresso del municipio, insieme agli agenti della Polizia Locale e al comandante della locale stazione dell'Arma dei carabinieri

Commemorazione vittme Covid torre santa susanna

"Questa giornata - dichiara il sindaco Saccomanno - la ricorderemo come l'inizio di giorni di perdite, paure, di dolore e sacrifici.  Niente purtroppo potrà riportare indietro i nostri cari, né ci potrà restituire il tempo andato.  L'unica speranza che oggi abbiamo è che con grande sforzo, dobbiamo sperare che la campagna vaccinale oltre che alle misure di contrasto fermino al più presto questo terribile virus e che si possa riacquistare una sorta di serenità e normalità". 

L'onorevole Aresta (M5S): "Anno di dolore, la politica riscatti gli errori del passato"

“Quella lunga colonna di camion dell’Esercito piena di bare è una stretta al cuore che si rinnova oggi in questa Giornata della Memoria per i morti di Covid-19. Tributiamo un ricordo profondo alle vittime ed abbracciamo coralmente tutti coloro che hanno perso un proprio caro in questo lunghissimo anno del dolore.” Lo afferma Giovanni Luca Aresta, parlamentare e capogruppo del M5S in commissione difesa della camera dei deputati.

Giovanni Luca Aresta-6

“Un pensiero particolare va alla mia terra di Puglia – conclude Aresta – che piange oggi le sue quasi 3400 vittime. Dobbiamo essere uniti, seguire con intelligenza le norme di prevenzione e del distanziamento sanitario ed essere al fianco di chi è più fragile non facendo mancare loro sostegno e il calore del nostro affetto. Stiamo infine vicini ai giovanissimi, ragazzi e ragazze, bambini e bambine che privati della scuola in presenza rischiano di subire una ferita profonda per la loro crescita e formazione. Che tutti questi sacrifici servano a rialzarci e a preparare il riscatto verso una vita libera da questo male.”

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