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Venerdì, 29 Settembre 2023
Attualità Carovigno

Operazione “Bronx”, la lettera di scuse dal carcere di Brindisi

Armando Caccetta, arrestato dai carabinieri di San Vito dei Normanni, si pente del comportamento avuto nei confronti di Jacopo Russo e risarcisce in denaro il danno

CAROVIGNO- Sarà che il Natale rende davvero tutti più buoni, che il guadagno di 39 posizioni della provincia di Brindisi nel settore “giustizia e sicurezza” scuote la criminalità e che non esistono più i banditi di un tempo perché la società civile ha iniziato a essere più solidale e collaborativa con le forze dell’ordine: Armando Caccetta, uno degli indagati dell’operazione “Bronx” svolta dai carabinieri del Nor della compagnia di San Vito dei Normanni lo scorso gennaio, ha chiesto scusa per il comportamento tenuto nei confronti dell’attuale consigliere comunale Jacopo Russo di Carovigno.

Sono stati gli avvocati Ladislao Massari ed Emanuele Luppi, difensori di Caccetta, a far recapitare la lettera di sincero pentimento del loro cliente all’imprenditore che nel 2018 denunciò il già noto alle forze dell’ordine Armando Caccetta per tentata estorsione, stando alle carte del fascicolo sul procedimento ancora in corso: dalla testimonianza di Jacopo Russo è emerso che Caccetta avrebbe intimato di consegnargli la somma non dovuta di 500 euro.

“La funzione di recupero della galera è una cosa buona e funziona" , dice Jacopo Russo che con la richiesta ricevette anche delle violenze fisiche inquadrate, a detta degli avvocati dell'indagato, “nell’esercizio arbitrario delle ragioni di Armando Caccetta”.

“Sono soddisfatto perché è importante che una persona si dica pentita e mi porga le sue scuse. La gente, così, deve capire che denunciare è la cosa giusta e che le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, lo fanno bene e così tutta la magistratura", dice ancora il consigliere comunale moralmente sollevato dopo i vari segnali criminosi che ha subìto negli ultimi due anni, facendo riferimento alla Procura di Brindisi e al Procuratore Antonio De Donno. “Penso che tanta gente, ora, dovrà rivedere la propria posizione e, magari, cambiare vita”.

La lettera di scuse di Armando Caccetta arriva sul finire di un anno che ha piegato l’economia nazionale, mandato sul lastrico imprenditori e con loro le famiglie, distrutto le speranze di chi aveva provato a rimettersi in piedi dopo il lockdown di marzo.

Un pentimento e un ravvedimento accompagnato da una somma di 1000 euro a titolo di risarcimento del danno “consapevole, Armando Caccetta, di aver tenuto un comportamento antigiuridico perché esercitava violenza fisica su Jacopo Russo”. Forse, a Natale, sono davvero tutti più buoni.

L’operazione Bronx

Droga, armi, estorsioni e corruzione: sono state arrestate venti persone all’alba del 30 gennaio 2020 in un blitz nei comuni di San Vito dei Normanni, Carovigno e San Michele Salentino dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni.

Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, su richiesta del pm Pierpaolo Montinaro, sono scaturite dalle indagini condotte dai carabinieri del Nor al comando del tenente Alberto Bruno della Compagnia guidata dal capitano Antonio Corvino.

L’attività partì da una denuncia per tentata estorsione da parte dell’imprenditore di Carovigno, Jacopo Russo, nei confronti di Armando Caccetta, che gli aveva richiesto una somma in denaro, vantando, in maniera pretestuosa, un debito di 500 euro.  L’inchiesta avviata dai carabinieri, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali e di pedinamenti, ha fatto emergere l’esistenza di una fitta trama tra numerosi soggetti dediti alla detenzione e spaccio di cocaina, marijuana e hascisc tra i Comuni di Carovigno e San Vito dei Normanni, nonché alle estorsioni ai danni di locali imprenditori.

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